ROMA (ITALPRESS) – Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei riguardi di 33 persone (22 in carcere e 11 ai domiciliari) con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e al riciclaggio, estorsione, auto-riciclaggio e detenzione abusiva di armi. Le indagini hanno permesso di individuare, in particolare, cinesi di stanza a Roma che hanno svolto sistematicamente attività di riciclaggio di profitti illeciti conseguiti da più gruppi criminali dediti al traffico, anche internazionale, di sostanze stupefacenti. Le attività di “ripulitura” del denaro avvenivano presso le sedi di attività commerciali dedite all’import-export di abbigliamento e accessori di moda, tutte gestite da due comunità familiari cinesi nel quartiere Esquilino della Capitale. Tali esercizi, esistenti solo formalmente, fungevano in realtà da “centri di raccolta” del denaro di provenienza illecita destinato a essere trasferito all’estero (prevalentemente in Cina) in maniera anonima e non tracciabile.
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