Influenza, attesi 5 milioni di casi e 10 milioni per virus simili

La stima è di Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, che raccomanda la vaccinazioni agli anziani e ai fragili.

0
144

La prossima stagione influenzale sarà probabilmente “di media intensità, “con un numero stimato di casi che potrebbe oscillare tra i 5-6 milioni”. Oltre ai casi influenzali legati alla variante H1N1, “si prevede una decina di milioni di casi di altri virus influenzali ‘cugini’, che possono causare sintomi simili”. La stima è quella di Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, in occasione dell’evento “Stagione influenzale 2022-2023: cosa sapere e cosa fare”, organizzato da Assosalute (branca di Federchimica). La diffusione dell’influenza, prosegue Pregliasco, dipenderà da diversi fattori, tra cui “i ceppi virali in circolazione, la loro novità e variazione rispetto agli anni precedenti, così come le condizioni meteorologiche e climatiche. Pertanto, è fondamentale promuovere la vaccinazione e misure di igiene”. Tanto più che il prossimo autunno-inverno vedrà nuovamente una compresenza dell’influenza e del SARS-CoV-2, che potrà rendere la gestione delle risorse sanitarie più complessa, considerando la similarità dei sintomi. Da una ricerca condotta da Human Highway e presentata a Assosalute, emerge come più di 6 italiani su 10 siano consapevoli della persistenza del virus SARS-CoV-2e di nuove varianti. Preoccupazione che corre più veloce nelle donne rispetto agli uomini. “La vaccinazione è una tutela non solo per sé stessi, ma anche per coloro che sono più vulnerabili, come bambini, anziani o persone con problemi di salute preesistenti”, afferma Pregliasco. “Mentre i giovani possono scegliere di vaccinarsi, per i soggetti fragili e gli anziani farlo è quasi una necessità, poiché sono a rischio di gravi complicazioni in caso di infezione”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.