Una generazione di svalvolati e le colpe dei giornalisti

0
169

Di Fabio Massa

Ieri a Milano è andata in scena la protesta di Ultima Generazione. Si è detto tutto di queste persone che protestano. E che fanno pure ridere per la loro incompetenza. Fino a un certo punto, beninteso. Lanciano la vernice lavabile perché pensano che si possa lavare via e non – come invece è – perché rimane attaccata anche se la lavi. Si fanno amputare le mani perché le incollano all’asfalto. Bloccano la strada con tutte le auto ferme con i gas di scarico a gogo, perché vogliono che si smetta di inquinare. Ieri, a Milano, c’era questo tizio, un altro svalvolato come pochi, che diceva che loro “per correttezza” avevano fatto passare l’ambulanza, e che avevano detto al 118 di non far passare nella strada che stavano bloccando i mezzi di soccorso. Per correttezza, o forse perché si rischia la prigione, e a nessuno piace la prigione. Ora, che questi siano degli svalvolati completi, c’è poco da dubitarne. Protestano in modi assurdi ma per cose anche giuste. Il problema è perché continuano a protestare anche se tutta la popolazione senziente li odia. Continuano a protestare perché noi, noi giornalisti, diamo loro voce. E noi giornalisti, invece di relegarli nel nulla al quale appartengono, diamo loro voce perché fanno audience. La tizia che viene invitata nei talk show, che dice idiozie a ripetizione, e della quale voglio ignorare anche il nome, è l’ennesima scimmietta che serve a intrattenere il pubblico. Nulla di più. Abbiamo una grande colpa, noi giornalisti. C’è però una consolazione. Nel giro di qualche mese il pubblico si sarà stufato, e arriverà il prossimo svalvolato della fila. In effetti, già c’è qualcuno che si propone. Come quelli che sono stati spintonati dalla polizia perché volevano impedire di abbattere i maiali ammalati della peste suina perché “sono animali di affezione”. E dunque, anche se sono pericolosi per l’uomo, non vanno abbattuti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.