“Basta morti in strada”. Alla luce degli ultimi gravi incidenti stradali di Milano la società civile, organizzata e no, organizza per giovedì 21 settembre, alle 18.45 in 4 strade di Milano, 4 flash mob in simultanea, e in sicurezza, sulle strisce pedonali.
L’obiettivo principale della mobilitazione è la richiesta della realizzazione urgente della “città a 30 km/h” per rendere le strade di Milano un luogo sicuro per tutte le persone, indipendentemente dal fatto che si muovono a piedi, in bici, in monopattino, in moto, in auto.
L’appuntamento per giovedì 21 settembre, alle ore 18.45, è in 4 diversi incroci della città:
– NORD: Bastioni di Porta Nuova, angolo via Solferino
– EST: Viale Bianca Maria, angolo via Mascagni
– SUD: viale Beatrice d’Este, angolo via Melegnano
– OVEST: Corso di Porta Vercellina, angolo via Biffi
Dall’inizio dell’anno ad oggi sono 20 le persone uccise in incidenti automobilistici nelle strade di Milano: 9 persone che camminavano a piedi, 5 persone in bici, 5 persone a bordo di mezzi motorizzati, 1 persona in monopattino. “É un’emergenza che non si può più tollerare – dicono gli organizzatori dei flash mob – Non è più accettabile rischiare di perdere la vita muovendosi in città. L’ultima vittima è stata trascinata da un camion per diversi metri mentre gridava “fermatevi”. La città deve ascoltare queste grida e fermarsi, per poi ripartire al ritmo giusto: quello delle persone”.
Al comune di Milano si chiede in particolare di liberare dalle automobili tutte le strade scolastiche per garantire maggiore sicurezza per bambini e bambine, ragazzi e ragazze; rendere tutta la città ciclabile per tutte le capacità; nessuna tolleranza verso il parcheggio selvaggio sui marciapiedi e nelle zone alberate; il ripristino immediato delle domeniche a piedi per accompagnare la cittadinanza al cambiamento
“La città si deve fermare per ripartire alla giusta velocità, l’Amministrazione comunale deve accelerare i processi di cambiamento della mobilità milanese. Deve dare segnali forti, coraggiosi e in tempi stretti per evitare nuove morti. Il Comune di Milano deve gestire questa drammatica emergenza”.