Treni regionali a rischio mercoledì

Treni a rischio dalle 3.00 di mercoledì 6 settembre alle 2.00 di giovedì 7 per lo stop proclamato da alcune sigle sindacali.

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Dalle ore 3 di mercoledì 6 alle ore 2 di giovedì 7 settembre le organizzazioni sindacali ORSA, Uiltrasporti, FAST, FAISA CISAL hanno indetto uno sciopero che per l’intera giornata di mercoledì potrà generare ripercussioni sulla circolazione dei treni regionali, suburbani e sui collegamenti aeroportuali Malpensa Express e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona. Negli orari 6-9 e 18-21 circoleranno i treni indicati nella lista delle corse garantite, disponibile su trenord.it. Si invitano i passeggeri a consultare l’elenco, con particolare attenzione alle corse serali per il rientro. In particolare, la mattina viaggeranno i convogli con orario di partenza dalla stazione di origine dopo le 6 e arrivo alla destinazione finale entro le 9. Nella fascia pomeridiana, circoleranno quelli con partenza prevista dopo le 18 e con arrivo entro le 21. Saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per le corse non effettuate tra Milano Cadorna (da via Paleocapa, 1) e Malpensa Aeroporto e tra Busto FS e Malpensa Aeroporto. Le informazioni sulla circolazione saranno disponibili sulle pagine di ogni linea della App e del sito Trenord. La struttura aziendale di Relazioni Industriali di Trenord – sottolinea il segretario Uil Trasporti Lombardia Angelo Cotroneo – anziché trovare soluzioni alle tante criticità per svelenire il clima e avvicinare le posizioni aziendali a quelle sindacali, ha preso parte al gioco ed è più volte entrata nelle dinamiche di natura sindacale tra i sindacati ed ha acuito ancor di più le distanze senza garantire pari dignità tra le rappresentanze dei lavoratori. Il 24 luglio scorso abbiamo inviato una nota a firma UIL e Uiltrasporti Lombardia al Presidente della Regione Lombardia, per conoscenza all’Assessore ai Trasporti e alla Commissione di Garanzia, visto che Regione Lombardia è la committente del servizio svolto da Trenord, nella quale abbiamo denunciato l’atteggiamento irresponsabile del Management rispetto al primo sciopero avvenuto il 23 giugno del 2023. Inoltre, abbiamo auspicato l’intervento di Regione Lombardia affinché si intervenisse verso il management aziendale per la ricerca delle possibili soluzioni. Purtroppo, il nostro appello, ci sembra di aver capito, che al momento non ha prodotto i risultati sperati”.

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