Il ministro Urso a Milano: “Lombardia faro per gli investitori stranieri”

Il ministro ha ricordato come "anche con i ministri Giorgetti e Bernini si sia deciso di realizzare proprio a Pavia la Fondazione nazionale sui chip, un progetto che sarà attuato nei prossimi mesi per fare di Pavia, della Lombardia e più in generale dell'Italia, un polo strategico per l'industria digitale, come noi possiamo diventare".

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“La Lombardia è il principale motore economico e produttivo del nostro Paese e, quindi, anche delle filiere strategiche del Made in Italy. È sede di moltissimi investimenti stranieri che privilegiano questo territorio infrastrutturato e con un ecosistema di università, e quindi di ricerca e di innovazione, particolarmente appetibile”. È partito da qui il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che nel pomeriggio ha incontrato a Palazzo Lombardia il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana“In quest’epoca di deglobalizzazione, in cui le grandi multinazionali stanno rivedendo i loro programmi di sviluppo per accorciare la filiera produttiva – ha aggiunto il ministro – l’Italia, come confermano alcuni report internazionali, risulta il Paese ideale in cui investire. È dunque il momento giusto per presentare ancor più la Lombardia al palcoscenico internazionale”.

Il ministro Urso e il presidente Fontana hanno quindi condiviso quanto sia importante rafforzare ulteriormente le relazioni con la Lombardia: “Anche per fare di questa regione un faro per gli investitori stranieri che vogliono realizzare i propri progetti nel loro Paese. D’altra parte, in Lombardia ci sono anche importanti sedi delle principali aziende italiane che operano all’estero e così come di alcune multinazionali”. Guardando a un caso specifico, Urso ha ricordato come “anche con i ministri Giorgetti e Bernini si sia deciso di realizzare proprio a Pavia la Fondazione nazionale sui chip, un progetto che sarà attuato nei prossimi mesi per fare di Pavia, della Lombardia e più in generale dell’Italia, un polo strategico per l’industria digitale, come noi possiamo diventare”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal governatore Attilio Fontana: “Il ministro Urso rappresenta il mio modo di pensare. Una persona seria, concreta, fattiva che ha lanciato una serie di proposte per la nostra Regione che lavoreremo per portare avanti”. “È chiaro che, proprio per questo, intensificheremo i rapporti perché le opportunità che si stanno presentando in questo periodo sono davvero importanti. L’estero guarda con interesse all’Italia e alla Lombardia e quindi un collegamento diretto con questo Ministero risulta fondamentale”. “È giusto esaltare e difendere il Made in Italy, estendendolo alla tecnologia e alla ricerca. Tutti ambiti in cui in Lombardia conta numerose eccellenze che, messe insieme, contribuiscono a rendere ancora più attrattivo il nostro territorio creando posti di lavoro e ricchezza a livello locale”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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