È stato ucciso a coltellate in pieno giorno, su una banchina della stazione di Calolziocorte, nel lecchese, di fronte agli occhi della madre, che l’aveva accompagnato a prendere il treno. Malcolm Darga Mazou aveva 23 anni, era originario del Burkina Faso e viveva a Calolzio con la famiglia: è morto poco dopo il suo arrivo, in condizioni disperate, all’ospedale di Lecco. Ad aggredirlo attorno alle 14 di ieri, sono stati due uomini, forse anche loro africani e ora ricercati dai carabinieri e dalla polizia. Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini delle telecamere della videosorveglianza dello scalo ferroviario. Resta anche da capire il movente di un agguato così cruento. Il giovane è stato colpito al torace con alcune coltellate ed è apparso subito gravissimo. I primi a soccorrerlo sono stati i ‘Volontari del soccorso’ di Calolzio, allertati dai presenti: il ventitreenne è stato trasferito in ospedale in condizioni disperate ed è morto poco dopo. I carabinieri stanno cercando di ricostruire anche le circostanze dell’aggressione, al momento ancora non chiare. Sembra comunque prevalere l’ipotesi di un’aggressione mirata e non di una rapina finita male.
Ucciso a coltellate in stazione davanti alla madre
E' successo a Calolziocorte, nel lecchese. La vittima è Malcolm Darga Mazou, 23 anni, originario del Burkina Faso. E' caccia agli aggressori.