Viale Umbria: “Basta morti in strada”

Manifestazione per chiedere il limite di velocità a 30 km/h dove è stato investito e ucciso Karl Nasr, 18 anni, schiacciato da un bolide uscito di strada dopo una svolta vietata di un’altra auto.

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“Siamo qui a urlare, purtroppo per l’ennesima volta, ‘Basta morti in strada’, a ricordare un ragazzo di 18 anni che ha perso la vita mentre a piedi era sul marciapiede che aspettava il semaforo verde e questo succede perché in città ci sono troppe auto che vanno troppo veloce. Ce lo dicono i dati, ce lo dice l’Istat: 3 incidenti su 4 avvengono in città e la principale causa di incidente è la velocità stradale. Quante altre morti servono per fare di Milano una città a 30km/h? Speriamo nessuna”. Così il portavoce della campagna di mobilitazione ‘Sai che si può?’, Tommaso Goisis, a margine del presidio ‘Basta morti in strada’ in ricordo di Karl Nasr e Luciano Avigliano, morti a Milano dopo essere stati investiti rispettivamente tre giorni fa e il 15 luglio. Alla manifestazione, che ha visto la partecipazione di una trentina di persone, hanno aderito anche i rappresentati delle associazioni Fiab Ciclobby Milano, Genitori Antismog, Legambici – Legambiente per la Ciclabilità, Massa Marmocchi, Pedala Martesana, promotrici e firmatarie della campagna ‘Milano città delle persone’. “Ogni giorno che passa – ha continuato Goisis – è un rischio in più per la città e anche paura che cresce per noi che scegliamo la bicicletta o i piedi per muoverci tutti i giorni. Al governo chiediamo di promuovere un codice della strada che favorisca la mobilità dolce e sostenibile. Al Comune chiediamo, anche se il Governo non dovesse fare questi provvedimenti, di fare da sé come sta facendo Bologna coraggiosamente. Se lo sta facendo Bologna perché non può farlo Milano?”.

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