Uccisa a coltellate dall’ex che si era nascosto in casa

Il 23enne italo-marocchino sarebbe entrato in casa, in quel momento vuota perché sapeva che la famiglia era in Sardegna, e si sarebbe nascosto nell'armadio in attesa della giovane.

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Era nascosto in un armadio Zakaria Atqaoui, il 23enne italo-marocchino che ha ucciso la sua ex fidanza Sofia Castelli di 20 anni nella sua casa di Cologno Monzese (MI). Secondo una prima ricostruzione il ragazzo non avrebbe accettato la fine della loro relazione, arrivata al capolinea qualche giorno fa. Gli inquirenti stanno cercando di capire come il 23enne sia entrato in possesso delle chiavi dell’appartamento, anche perché da questo elemento, le accuse per il giovane potrebbero aggravarsi, includendo l’aggravante della premeditazione. Secondo le pagine del Corriere della Sera il 23enne italo-marocchino sarebbe entrato in casa, in quel momento vuota perché sapeva che la famiglia era in Sardegna, con il mazzo di chiavi e si sarebbe nascosto nell’armadio in attesa della giovane. Sofia ha passato il sabato sera con le amiche in discoteca documentando tutto sui social e forse, sono state proprio le storie su Instagram ad aver svelato all’ex tutti i suoi movimenti. Il 23enne ha aspettato che Sofia e una sua amica si addormentassero per poi andare in cucina, prendere un coltello e colpire la giovane al collo mentre dormiva. È previsto per oggi l’interrogatorio di garanzia del 23enne mentre l’autopsia dovrà chiarire se Sofia si sia difesa in qualche modo prima di morire. Il legale di Zakaria l’ha definito “un ragazzo molto provato” e ha spiegato che il ragazzo “ha risposto alle domande del magistrato ed è stato molto collaborativo”.

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