Sanità, Lombardia: Referendum contro l’equivalenza pubblico privato

Una proposta di referendum abrogativo per ridare "preminenza al servizio sanitario pubblico in Lombardia" è stata depositata questa mattina, da oltre 100 elettori promotori, al Protocollo della Regione.

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Una proposta di referendum abrogativo per ridare “preminenza al servizio sanitario pubblico in Lombardia” è stata depositata questa mattina, da oltre 100 elettori promotori, al Protocollo della Regione. La proposta di referendum si articola su tre quesiti relativi alla legge sanitaria regionale, la legge 33/2009, modificata da ultimo con la legge 22/2021. Questa mattina, a Palazzo Pirelli, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della proposta referendaria a cui hanno partecipato i primi cinque firmatari: Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica, Vittorio Agnoletto, responsabile dell’Osservatorio Salute, Massimo Cortesi, presidente regionale Arci, Federica Trapletti, segretaria regionale SPI-CGIL e Andrea Villa, presidente ACLI Milano. Al centro della proposta di consultazione popolare c’è “il nodo cruciale dei rapporti pubblico-privato in sanità, alla base delle pesanti criticità presenti nel servizio sanitario pubblico regionale”. “L’obiettivo principale di questo referendum – ha detto Agnoletto – è salvare la sanità pubblica lombarda che sta affogando. Ormai siamo arrivati al punto che si può curare chi può pagare, questo è inaccettabile”. Agnoletto ha poi spiegato che la richiesta dei firmatari del referendum è che “il pubblico prenda la sua funzione di progettazione e analisi dei bisogni e che quando affida alcuni servizi al privato poi vada a controllare come questi servizi sono svolti, Chiediamo anche che vengano dati meno soldi pubblici al privato accreditato e più soldi pubblici al servizio sanitario pubblico che ha il compito di fornire tutte le prestazioni: la funzione di coordinamento, progettazione e controllo deve rimanere al pubblico. Accanto al referendum da parte dei firmatari c’è anche la richiesta di un centro unico di prenotazione che metta insieme tutte le strutture pubbliche e private accreditate”. I tre quesiti di cui si compone la proposta referendaria. ha spiegato Caldiroli “riguardano l’equivalenza pubblico-privato e l’estensione delle funzioni e dei servizi che il pubblico può delegare al privato rispettivamente da parte delle ATS e delle ASST”. Nello specifico il primo quesito cancella l’ “equivalenza” tra pubblico e privato, e conseguentemente “la parità di diritti e di obblighi” per tutti gli erogatori di diritto pubblico e di diritto privato con l’obiettivo di riaffermare la centralità del settore sanitario pubblico e quindi l’obbligo istituzionale della Regione di definire il proprio intervento sulla salute, tramite la sanità. Il secondo quesito riguarda uno specifico aspetto della relazione tra pubblico e privato nell’ambito dell’azione che la Regione attribuisce alle ATS, in particolare sono oggetto della normativa di cui si propone l’abrogazione i “poteri” delle ATS, nell’ambito delle funzioni di contrattualizzazione per l’erogazione dei servizi, di avvalersi in modo esteso di soggetti privati per attività di erogazione di servizi cui è tenuto il Servizio Sanitario Lombardo. Il terzo quesito infine mira ad abrogare la disciplina regionale che permette a soggetti privati di “concorrere” a specifiche strutture finanziate nel PNRR da investimenti pubblici, quali gli ospedali di comunità, le case di comunità e la centrali operative territoriali.

 

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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