Torna il murales con Berlusconi. Questa volta abbraccia il sindaco Sala

Da questa mattina in Via Volturno 34 è visibile "L'Unità" Berlusconi e il Sindaco di Milano Beppe Sala nel nuovo murale di aleXsandro Palombo, il quarto atto dell'opera resiliente dell'irriverente artista italiano, quando l’arte unisce ciò che la politica divide.

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“L’Unità” il Cavaliere Silvio Berlusconi e il Sindaco di Milano Beppe Sala questa mattina sono apparsi insieme nel quarto murale dell’icastica serie di opere pop “Berlusconi Self-Made Man” realizzate in più atti da aleXsandro Palombo. Nonostante le ripetute vandalizzazioni Palombo prosegue costantemente a far risorgere il suo murale, con una performance resiliente e senza precedenti, che regala alla città di Milano il quarto atto della sua opera, un nuovo capitolo coinvolgente di questa saga artistica in continua trasformazione che dal 27 Giugno, data dell’apparizione del primo murales, ha trasformato Via Volturno, nel quartiere Isola di Milano, nel terreno di gioco e confronto della sua arte visionaria, riflessiva e irriverente. Palombo scava in profondità e realizza un murales anti-divisivo e dal tratto risorgimentale che trascende dalle ideologie e dalla propaganda e che intende riflettere sulla forza evocativa dell’unità e il potere dei gesti, l’artista unisce ciò che la politica divide e ritrae il Cavaliere Berlusconi che con una mano fà il segno di vittoria e con l’altra abbraccia affettuosamente il Sindaco di Milano che indossa la fascia tricolore e un abito elegante con cravatta rossa, in una mano tiene un pennello intriso di colla con cui ha riattaccato la targa toponomastica e con l’altra indica “Via Silvio BERLUSCONI 1936-2023”. Serenamente appollaiato sulla sua spalla riappare lo splendido esemplare di piccione meneghino e ai suoi piedi il secchiello della colla con lo stemma del comune di Milano.

E cosi nonostante la prima rimozione e le ripetute vandalizzazioni, il ritratto pop del Cavaliere riappare per l’ennesima volta davanti allo stabile dove è cresciuto insieme a mamma Rosa, il padre Luigi, la sorella Maria Antonietta e il fratello Paolo, nel quartiere un tempo luogo operaio e sede dello storico Partito Comunista milanese, ed oggi zona alla moda con i suoi grattacieli di lusso come il Bosco Verticale e le sedi delle banche, simbolo del capitalismo finanziario di Milano.

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