Maxi canna fumaria, i residenti di via Paolo Sarpi tornano a farsi sentire

I residenti del Gruppo Canonica Sarpi Ovest di Milano attendono riscontro dalla catena di ristorazione KFC e dal Comune  per trovare soluzioni ai disagi dovuti alla presenza della gigantesca canna fumaria di Kfc, che causa "emissioni nauseabonde,  rumore dei macchinari  e  scempio urbanistico".

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Tornano a farsi sentire i residenti del Gruppo Canonica Sarpi Ovest di Milano, che attendono riscontro da KFC (catena di ristorazione) e dal Comune  per trovare soluzioni ai disagi dovuti alla presenza della gigantesca canna fumaria di Kfc, che causa “emissioni nauseabonde,  rumore dei macchinari  e  scempio urbanistico”.
“Purtroppo, sempre in assenza di comunicazioni, qualcosa sta accadendo: nei giorni scorsi sono stati notati alcuni tecnici, al lavoro nel cortile del civico 61 di via Paolo Sarpi, che consultavano un progetto e prendevano misure dell’impianto esistente e dell’area circostante” scrivono i residenti in una nota.
“Ci si chiede a questo punto se KFC intenda procedere con il cosiddetto  progetto migliorativo , ventilato l’anno scorso, che prevederebbe di spostare la canna fumaria, attualmente posizionata lungo la facciata della palazzina interna del civico 61, alla palazzina
esterna del medesimo civico che si affaccia su via Sarpi. Va ricordato che, solo due anni fa durante le fasi di installazione dell’attuale impianto, KFC aveva rassicurato i residenti (che avevano sollevato forti perplessità sulla presenza di una canna fumaria di tali dimensioni in un’area così densamente popolata) che l’impianto non avrebbe causato nessun disagio.
Pertanto, secondo il parere dei residenti coinvolti, lo spostamento del mostro architettonico, non solo non risolverebbe le problematiche già esistenti, ma andrebbe altresì ad ampliare la platea di coloro che già subiscono tali disagi, coinvolgendo almeno altri 6-7 edifici, adiacenti al civico 61 di via Sarpi. Alla mancanza di comunicazione da parte di KFC si aggiunge l’assenza di un riscontro da parte dei rappresentanti e degli uffici competenti del Comune di Milano, interpellati dai residenti e dai giornalisti che hanno cercato di approfondire la vicenda”.   I residenti avanzano una serie di interrogativi, a cui chiedono risposta. “Quali e quanti disagi ancora dovremo subire nella totale indifferenza e mancanza di dialogo sia da parte di KFC che del Comune di Milano?”

 

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