La polizia è intervenuta lo scorso 4 luglio presso un’area di servizio in Viale Fermi a Monza dopo aver ricevuto la segnalazione di due persone intente ad armeggiare in maniera sospetta accanto alla colonnina dei pagamenti con carte e contanti per il rifornimento di carburante self-service. L’uomo che ha chiamato riferiva che, mentre si trovava seduto a uno dei tavolini esterni dei in ristorante, aveva notato come due persone appena giunte presso l’area di servizio, si erano accostate ad una delle colonne self-service e qui, mentre uno iniziava ad armeggiare con lo schermo, l’altro sistemava un tavolino di plastica accanto, per poi parcheggiare l’autovettura e accomodarsi presso uno dei tavoli esterni del bar a consumare cibo e bevande, con lo sguardo rivolto verso la colonna di rifornimento. Ogni volta che un automobilista si apprestava a fare rifornimento, uno dei due uomini tornava all’interno della propria macchina mentre l’altro usava il telefono cellulare.
Gli Agenti delle Volanti giunti sul posto, raggiungevano immediatamente i soggetti segnalati, due cittadini bulgari di 57 e 56 anni. I poliziotti sottoponevano ai controlli i due uomini che non sapevano fornire una valida motivazione sulla loro presenza e, più volte, confabulavano in lingua bulgara con lo sguardo rivolto verso il tavolino di plastica. A questo punto gli agenti raggiungevano il tavolino e trovavano, alla base sottostante, un dispositivo elettronico fissato con nastro biadesivo. Inoltre i due risultavano essere in possesso di 6 carte di credito/debito di diversi istituti bancari, nominative ed intestate a terze persone. All’interno dell’autovettura, presa a noleggio, veniva rinvenuto un rotolo di nastro biadesivo corrispondente a quello utilizzato per fissare lo strumento elettronico al tavolino. Lo strumento sotto il tavolino è risultato essere un’apparecchiatura utilizzata per catturare i dati delle carte di credito a distanza, per poi procedere alla loro clonazione ed effettuare indebiti prelievi di denaro contante o acquisti in danno degli ignari titolari delle stesse.
I due bulgari, accompagnati presso gli Uffici della Questura, e venivano sottoposti a ulteriori accertamenti dai quali si evinceva come il 56enne avesse a proprio carico una segnalazione di Polizia per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, mentre il 57enne aveva precedenti segnalazioni per ricettazione, furto ed uso di atto falso, nonché per accesso abusivo a un sistema informatico o telematico e frode informatica, per i quali aveva già scontato nel 2010 una condanna alla pena della reclusione di 1 anno e 4 mesi.
Al termine degli accertamenti i due cittadini bulgari sono stai indagati in stato di libertà per detenzione di apparecchiature, dispositivi o programmi per la clonazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti e nel contempo il Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha immediatamente attivato l’Ufficio Immigrazione disponendo nei confronti del 57enne il provvedimento di allontanamento dal Territorio Nazionale entro 10 giorni.
Carte clonate al self service del benzinaio
La polizia di Monza scopre due bulgari mentre copiano a distanza carte e bancomat.