Perseguita le sue ex anche mentre è ai domiciliari, arrestato

La Polizia ha arrestato un uomo di 50 anni che continuava a perseguitare le ex fidanzate con appostamenti di notte sotto casa e insulti e diffondendo video a sfondo sessuale sui siti di incontri.

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La squadra mobile della questura di Monza ha arrestato un uomo di 50 anni, italiano,    per atti persecutori. In particolare il cinquantenne, residente a Monza, persona apparentemente innocua,  nascondeva dentro di sè un rancore nei confronti delle donne, in particolare delle ex compagne. Ogni volta che chiudeva una relazione,  aveva comportamenti persecutori nei  confronti della ex, tanto da creare dei profondi stati di turbamento ed ansia nella vittima di turno.
Già indagato nel passato, dopo un lungo periodo trascorso in carcere in esecuzione della misura cautelare, su richiesta della Procura di Monza, per i reati di atti persecutori, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e lesioni, ai danni di una coetanea monzese, l’uomo era condannato in via definitiva per un cumulo con fine pena aprile 2024. Il percorso di recupero intrapreso volontariamente  non è stato sufficiente a modificare l’indole del cinquantenne; lo scorso febbraio il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto le istanze di misura alternative presentate dal difensore dell’arrestato.  Tuttavia valutati gli esiti dell’istruttoria, ha posto l’uomo ai domiciliari per gravi problemi di salute.
L’uomo si è comunque reso responsabile di una serie di violazioni alle prescrizioni imposte   e lo scorso mese di maggio ha provato a contattare una delle sue ultime vittime, appostandosi presso l’abitazione della donna. Di notte, sotto la sua casa, ha suonato il citofono con insistenza e l’ha insultata.
Dopo quest’ultimo episodio, il personale della Squadra Mobile ha immediatamente fatto una segnalazione  al Tribunale di Sorveglianza di Milano,  richiedendo l’aggravamento della custodia in carcere, provvedimento subito. disposto
Dalle indagini è emerso che il  50enne ha una personalità ambigua che gli permetteva di avvicinare le ignare donne con attenzioni e regali, ma quando queste si accorgevano della folle gelosia e della possessività nei loro confronti che si manifestava in ogni relazione sentimentale, la malcapitata di turno cercava di allontanarlo. E lui  metteva in atto una serie di comportamenti persecutori arrivando persino a mascherarsi e  a imbrattare di notte i quartieri di residenza delle vittime con scritte offensive a loro rivolte,  a diffondere su siti di incontri  video che ritraevano la vittima in atteggiamenti a sfondo sessuale, creando così, a loro insaputa profili fake, nei quali forniva agli utenti in cerca di sesso il vero numero di telefono della malcapitata.
Dal 2010 ad oggi l’uomo è stato indagato in stato di libertà dalle forze dell’ordine in diverse  occasioni per reati contro la persona, tutti in danno di donne,  più volte indagato per truffa, reati che gli permettevano di godere di un tenore di vita agiato.

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