Case Aler ai richiedenti asilo, la disponibilità dell’assessore Franco (FdI) agita la maggioranza

Ora l'assessore parla di "fraintendimento" con il prefetto di Monza che aveva scritto ai sindaci di aver ricevuto la disponibilità dalla Regione per destinare alloggi sfitti ai progetti di accoglienza. Lega e Forza Italia contro Paolo Franco. Poi arriva il no di Fontana.

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Impossibile destinare alloggi pubblici ai richiedenti asilo”. Cerca di spegnere la polemica l’assessore alla Casa di Regione Lombardia, Paolo Franco, che parla di “fraintendimento” con il Prefetto di Monza, Patrizia Palmisani. Tutto nasce dalla richiesta del prefetto ai sindaci della provincia di verificare la possibilità di assegnare alloggi Aler sfitti ai progetti di accoglienza. Nella lettera inviata ieri agli stessi, il prefetto «informa che la Regione, nel confermare l’esistenza di numerosi alloggi non occupati e non bisognosi di interventi manutentivi, ha dato la propria disponibilità». E l’assessore lombardo alla Casa Paolo Franco, esponente di FdI – riporta oggi il Corriere della Sera, il 3 luglio confermava a Palmisani «la disponibilità di verificare, insieme ai sindaci, le possibili soluzioni». Appena esce la notizia scoppia la bufera, con la Lega che sale sulle barricate: “Fratelli d’Italia ci ripensi e stupisce l’assessore Franco – dice il capogruppo in Consiglio Regionale, Alessandro Corbetta – le case prima agli italiani che hanno bisogno”. Forza Italia parla di “scelta inspiegabile dell’assessore”. Assessore che ora prova a metterci una pezza affermando in una nota che “la disponibilità di verificare le possibili soluzioni non comporta nessun esperimento pilota”. La posizione “negativa” della Regione Lombardia “non offre alcuno spazio di negoziare con singole Prefetture la disponibilità di case popolari che devono rapidamente essere messe a disposizione degli aventi diritto nelle graduatorie Aler”: è quanto si legge in una nota della presidenza della Regione Lombardia. 

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