Di Fabio Massa
Pensa te che da che pulpito. Vincenzo De Luca attacca Elly Schlein dicendo che lei è il prototipo del cacicco, ovvero del capobastone. Il motivo del contendere? De Luca vuol fare un terzo mandato in Campania, contro le norme interne al partito che dicono che si può ricoprire quel ruolo massimo due volte. Il vicerè vuole restare sul trono. Il che è comprensibile, e pure giusto se militasse in qualunque altro partito che non fosse il Pd ai cui vertici – peraltro – fino a poco tempo fa ha imposto il figlio, come ogni viceré che si rispetti. Perché il Pd ha scritto nel suo statuto, nelle sue norme, che si possono fare massimo due mandati nello stesso ruolo, salvo deroghe. Appunto, le deroghe: De Luca vuole a tutti i costi la deroga. E si indigna perché Schlein non gliela concede. Come si indigna quando qualcuno gliele canta mentre proprio lui sfotte e irride e insulta tutti. Funziona così con De Luca. Lui non fa sconti, ma vuole la deroga. Che poi non fa sconti a chi vuole, perché ad altri li fa benissimo, e sia inteso ovviamente in senso politicamente metaforico, e non letterale, visto che l’uomo ha ben poco da vendere. Non so esattamente quale sia l’idea di Italia di Elly Schlein oltre alla battaglia di bandiera sui diritti e ad altre due tre cosette (segretaria, inizia a farti fare le domande, e a rispondere. Così ti conosceremo meglio!), ma è certo e sicuro che la sua linea sulla Campania non solo è giusta, ma è l’unica moralmente accettabile da chi pensa che la politica sia una questione di idee e non di governatorati.