Si moltiplica la presenza dei Custodi del Bello a Milano. Si tratta delle squadre di uomini in pettorina arancione che si prendono cura di aree verdi, strade, piazze, aiuole e parchi di Milano, e che dal mese di giugno sono presenti in 6 dei nove Municipi di Milano (2, 3, 4, 7, 8, 9). Ogni gruppo al lavoro è formato da un caposquadra, da tirocinanti e da volontari: persone che vivono fragilità personali o sociali, e che attraverso questo progetto hanno l’opportunità di rientrare nel mondo del lavoro da cui erano stati esclusi. A gestire le squadre a Milano è Consorzio Farsi Prossimo attraverso le cooperative Detto Fatto, Vesti Solidale e Sammamet. Oggi, grazie a una implementata collaborazione tra pubblico, terzo settore e ora anche imprese del settore privato, il progetto Custodi del Bello si evolve.
Da un lato, continuano a operare le squadre direttamente finanziate dal Comune di Milano che coinvolgono nel lavoro anche i beneficiari di reddito di cittadinanza tenuti a svolgere i Puc (progetti utili alla collettività). A partire dal 2024, poi, il progetto verrà adattato per coinvolgere i percettori di Assegno di Inclusione (Adi) e di Supporto per la formazione e il lavoro, secondo la recente modifica della normativa nazionale.
Dall’altro, il progetto si apre alla collaborazione con i privati finanziatori: aziende e realtà produttive che operano a Milano e vogliono contribuire a prendersi cura della città e dei suoi cittadini più fragili donando al progetto i fondi per finanziare l’attivazione di nuove squadre. Oltre ai due finanziati dal Comune, sono sette i team già operativi o in partenza, di cui tre finanziati da Fondazione BPM, due da Fondazione Cariplo e Redo Sgr, una da Dils e una da RealStep.
In totale, il progetto può potenzialmente coinvolgere circa 180 persone nel corso dei prossimi 12 mesi. Numeri che potranno aumentare se altri soggetti manifesteranno la loro volontà di contribuire.
Ascolta la puntata di Lombardia Buone Pratiche dedicata al progetto Custodi del Bello