Maxi rissa, la Procura di Milano apre un’inchiesta

Gli investigatori stanno cercando di identificare i protagonisti degli scontri avvenuti nel quartiere Calvairate, a colpi di bastone, coltelli e spranghe. Sono 60 le persone coinvolte, 7 i feriti. Il sindaco Sala: "Le case occupate vanno sgomberate"

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La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sulla maxi rissa che ha coinvolto circa sessanta persone, scoppiata ieri pomeriggio in via Faà di Bruno, nel quartiere Calvairate. I carabinieri stanno lavorando, anche attraverso le analisi delle telecamere della zona, all’identificazione dei protagonisti degli scontri, con coltelli, spranghe, bottiglie e anche assi da stiro, che abitano in gran parte in una palazzina dell’Aler occupata al numero civico 5. Da quanto si è saputo, alla rissa avrebbero partecipato anche alcuni minorenni.  Sono 7 i feriti,  tra cui uno colpito da quattro coltellate al fianco un altro colpito con sprangate alla testa. Il litigio sarebbe scoppiato per un’auto parcheggiata davanti al cortile di accesso di un edificio, anche se gli inquirenti stanno verificando se ci fossero conti in sospeso tra i due gruppi che si sono scontrati. Sul posto sono intervenuti cinquanta carabinieri, anche con un battaglione antisommossa.
“Che quelle case popolari siano in mano a queste due famiglie rom lo si sa da tanto tempo ma lo sottolineerò oggi al prefetto perché è necessario intervenire. Il problema è liberare quegli appartamenti e soprattutto non farli occupare. Dopo questi fatti vanno sgomberate quelle case” ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala

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