Nuovo tentativo di recupero della barca delle spie naufragata sul Lago Maggiore

Vigili del Fuoco al lavoro con una maxi gru per portare a riva la barca turistica affondata durante un violento temporale provocando la morte di due agenti italiani e di un ex agente del Mossad. A bordo c'erano 21 membri dei servizi italiani e israeliani, forse per una festa di fine missione. Ma sull'operazione è mistero fitto.

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Sono in corso le operazioni di recupero della barca turistica naufragata sul lago Maggiore nell’ultima domenica di maggio, provocando la morte di due agenti dell’Aise, i servizi segreti esteri italiani, Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, dell’ex agente del Mossad Erez Shimoni oltre che della moglie dello skipper Anya Bozhkova. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco e i carabinieri, con l’ausilio di una speciale gru, fatta arrivare da un cantiere navale della zona, installata sul molo per poter issare il relitto e portarlo a riva. Le indagini proseguono nel più stretto riserbo. A bordo della house boat c’erano 21 agenti segreti italiani e israeliani. Secondo ipotesi di stampa non confermate il gruppo si trovava sulla barca per una festa di fine missione, si dice un’indagine su un traffico di tecnologie militari con l’Iran. Ma al momento altro non è possibile sapere. Subito dopo il naufragio le barbe finte sopravvissute sono svanite nel nulla. L’unico indagato al momento è lo skipper dell’imbarcazione. 

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