Pavia: “Gay di m…guarda come ti ammazzo”, sui social il video di denuncia

Inseguiti, minacciati e insultati da un uomo davanti alla stazione di Pavia nell'indifferenza della gente. Uno dei due ragazzi riesce a riprendere la scena e la posta sui social.

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“Gay di m.., guarda come ti ammazzo” urla un uomo inseguendo un ragazzo davanti alla stazione ferroviaria di Pavia, in un video postato dalla vittima su Instagram. “Oggi ho deciso di fare un giro a Pavia con il mio ragazzo e questo è stato il benvenuto” scrive il giovane che ha postato il video, con la scritta ‘Pride month’. Colpisce, nei due minuti scarsi del video, girato nel piazzale di fronte alla stazione, tra la gente in attesa dei mezzi pubblici, l’indifferenza di chi assiste alla scena. Luca a Pavia era arrivato con il suo ragazzo ieri. “Sono davvero stufo di episodi di omofobia in Italia, tra la completa indifferenza di tutti. A cosa serve il #PrideMonth?A far vedere che noi esistiamo è tutto questo deve smettere di essere la normalità!” ha scritto su Instagram postando il video che mostra l’uomo che da lontano segue i due ragazzi insultandoli. “Gay ti ammazzo”, “femminuccia, vatti a mettere la minigonna”, e ancora “devi crepare, ma non ti vergogno?”, e pure “vuoi vedere come ti rubo il telefono e te lo spacco? mettiti il grembiule dell’asilo”. “Sono stufo di questi attacchi semplicemente per come uno è – ha detto in un video successivo postato sempre su Instagram – e per come va in giro. Sono stufo di farmi urlare frocio. Dover scappare delle persone semplicemente per essere se stessi. E sono stufo delle persone che dicono che il pride month non serve a niente, che non serve a niente manifestare”. E invece “serve oggi più che mai. E’ da quando ho 14 anni che la gente continua ad avere la libertà di insultarmi per strada” ha sintetizzato. “L’indifferenza è complice” ha scritto citando in un ulteriore post la senatrice a vita Liliana Segre. “Dobbiamo continuare a farci sentire per ottenere i diritti che ci spettano. Ricordatevi sempre – ha concluso – che non siamo noi sbagliati, sono sbagliate le persone che riversano quotidianamente tutto questo odio nei nostri confronti solo per essere noi stessi”.

Nel link il video dell’aggressione postato su Instagram.

https://fb.watch/l1N3rbeuMH/

“A pochi giorni dal Pride, Pavia mostra una faccia omofoba e violenta”. Lo afferma una nota diffusa oggi dall’associazione Coming-Out. “Due ragazzi sono stati violentemente insultati e inseguiti in stazione solo perché si tenevano per mano – continua il comunicato -. Il video diffuso sui social è agghiacciante”. “Ho sentito immediatamente uno dei due ragazzi, e siamo contenti che stiano bene” sottolinea Davide Podavini, presidente di Coming-Aut Pavia. “Questo episodio è solo uno dei tanti che avviene ogni giorno contro le persone LGBT+, con l’unica differenza che le vittime sono riuscite a riprenderlo ed hanno scelto di pubblicarlo – ha osservato Fabrizio Marrazzo portavoce Partito Gay – LGBT+, Solidale Ambientalista Liberale -. Pertanto, dato che proprio oggi il Governo sta elaborando il decreto contro la violenza sulle donne, che prevede anche l’utilizzo di video per garantire l’arresto immediato dell’aggressore, chiediamo alla Premier Giorgia Meloni, che tale norma sia estesa a tutte le vittime di odio comprese le persone LGBT+. Tale estensione tenderebbe a dare una minima certezza alle vittime LGBT+ che denunciano, in attesa di una legge contro l’omobitransfobia, per la quale questo Governo ha una serie di resistenze ideologiche, ma ci auguriamo che almeno su questi casi il Governo possa consideraci cittadini al pari degli altri”. “Quanto accaduto in stazione a Pavia è un atto gravissimo – aggiunge Luca Testoni, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana a Pavia -. Chi fosse l’aggressore non ci interessa, ci interessa sapere invece che ha potuto agire indisturbato e senza la reazione di nessun cittadino presente in quel momento. Non ci riconosciamo in questo tipo di città”.

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