Di Fabio Massa
Piccole prevedibili previsioni. Il PNRR, acronimo che ormai tutti quanti hanno imparato a conoscere con il significato di “panacea a tutti i mali” oppure “soldi a pioggia per tutti”, è la vera trincea del governo Meloni. Di spendere le decine di miliardi di euro dell’Unione Europea non ci sarà verso, quindi – prima previsione – preparatevi al fuoco di fila delle opposizioni che diranno “noi abbiamo conquistato i soldi, tu Giorgia non sei stata capace di spenderli”. Il punto è quanti soldi vengono spesi sul totale. Finché si perde qualche miliardo per strada (la sola ipotesi che sia normale, visto che per anni ci hanno chiesto tagli su tutto, dalla sanità alla scuola, mi provoca uno scompenso cognitivo), va tutto bene. Ma se a non essere spesi dovessero essere fondi in misura superiore, quindi in percentuale imbarazzante, allora gli italiani si arrabbierebbero di brutto. Seconda previsione: la campagna delle Europee sarà giocata tutta su questo. La Meloni che cosa fa, per cercare di correre ai ripari? Le uniche due cose possibili. La prima: dà la colpa a Mario Draghi per non aver incardinato bene le cose. La seconda: si mette a litigare con i giudici contabili e con gli organismi di controllo affinché non facciano i controlli preventivi, che vorrebbe dire allungare i tempi. Tutto solo a consuntivo. Risultato? Stanno andando in approvazione progetti per miliardi di euro, i cui consuntivi saranno una porcheria, con centinaia di cause erariali eccetera eccetera. Spenderemo e spanderemo, e spenderemo malissimo, e chi sarà più rapido, bravo, furbo e anche un po’ truffaldino, farà i soldi veri su cui poi Report farà giustamente le puntate. Per gli altri – ultima fosca previsione – ci sarà un futuro – indovinate un po’ – di austerity. Noi ci siamo già passati, e quindi vabbè. Ma per i miei figli, ecco, vorrei proprio risparmiarglielo.