Importavano dal Perù a Milano cocaina nascosta nelle imbottiture delle giacche della squadra Alianza Lima (estranea alla vicenda), la ricoprivano di curcuma per evitare i cani antidroga e la vendevano usando finti corrieri delle piattaforme di delivery. La notte scorsa i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone di origine peruviana (7 in Italia è uno ancora ricercato in Perù) al termine dell’indagine ‘Abrigos’ (cioè cappotti), che contesta a vario titolo l’associazione per delinquere finalizzata al traffico transnazionale di sostanze stupefacenti. L’indagine è iniziata alla fine del 2019 ed è terminata nel luglio 2021, anche se l’esecuzione degli arresti è stata decisa per la notte scorsa.
Gli investigatori hanno ricostruito la rete di trafficanti che si serviva di 2 donne per reclutare i corrieri dal Perù. Le donne, infatti, chiedevano su chat di connazionali chi dovesse partire per l’Italia e poi l’organizzazione provvedeva a pagare il biglietto in cambio del trasporto di un chilo o poco più. La stima degli investigatori è che riuscissero a importare 5-6 chili al mese. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 12 chili di cocaina, 4 e mezzo di hashish e un chilo di marijuana, e sono state arrestate in flagranza, durante blitz effettuati in passato, altre dieci persone, tra cui una 18enne peruviana ‘agganciata’ in rete e diventata a sua insaputa un corriere. Durante gli arresti della notte scorsa sono stati trovati 600 grammi di cocaina, circa 2 chili di marijuana e 200 grammi di hashish a casa del peruviano ritenuto il capo dell’organizzazione. Durante il periodo del lockdown la banda aveva capito di poter mascherare più facilmente i propri corrieri (che recapitavano soprattutto nelle vie del centro) da ciclisti delle piattaforme di delivery. Uno dei destinatari dell’ordinanza era stato arrestato (e poi ritenuto innocente) in relazione all’omicidio di Adrian Yparraguirre Silva, il 38enne peruviano ucciso il 29 maggio 2021 a Milano nel corso di una lite scoppiata durante un torneo tra squadre di calcetto amatoriali sudamericane.