MILANO (ITALPRESS) – Si è riunita presso la Sala Conferenze Rogers del Politecnico di Milano l’Assemblea di Federazione Gomma Plastica, appuntamento di metà mandato dell’attuale Consiglio di Presidenza.
L’assemblea è stata l’occasione per discutere dell’andamento dei comparti gomma e plastica nel contesto economico nazionale e internazionale, del recente e positivo rinnovo contrattuale di categoria, con focus in particolare sul tema welfare sanitario e della crescita della Federazione in termini di nuovi soci e nuovi servizi.
Complessivamente il comparto formato dalle industrie della gomma e della plastica vale un fatturato di 25,9 miliardi di euro, secondo i dati 2022 che registrano una crescita di oltre il 10% rispetto al 2021, quando era attestato a 23,4 miliardi. Una crescita importante, che è stata contrassegnata da numerose difficoltà quali l’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e della logistica, connesse allo scenario di guerra e al perdurare della pandemia. Nello specifico, le materie prime sono aumentate anno su anno del 40%, con picchi anche superiori al 100%.
Il settore della gomma ne ha risentito particolarmente: il fatturato è stimato in crescita di circa il 10%, passando quindi da 4,5 miliardi a 5 miliardi di euro, ma le marginalità sono ridotte.
Per quanto attiene al settore della plastica di prima trasformazione si registra un fatturato nell’ultimo anno pari a 20,9 miliardi di euro, con un aumento del 10,4% rispetto al 2021, anch’esso a marginalità compressa.
Gli addetti rimangono stabili, per un aggregato totale di 140.000 lavoratori delle due industrie.
“L’Assemblea 2023 coincide con un momento positivo per i due settori e per la Federazione – commenta Marco Do, Presidente di Federazione Gomma Plastica -: le industrie della gomma e della plastica fanno segnare un +10% di fatturato del 2022 sul 2021, a rinnovo contrattuale recentemente approvato in tempi rapidi e con una base associativa in crescita. E’ una buona notizia per i nostri comparti, ma lo è anche per lo sviluppo industriale e manifatturiero del Paese, perchè i prodotti in gomma e in plastica sono strutturali per settori quali l’alimentare, l’agricoltura l’automotive, i trasporti in generale, la farmaceutica, la sanità, l’edilizia, solo per citare i principali. Non possiamo però non sottolineare alcune difficoltà, relative all’aumento delle materie prime, dell’energia e della logistica che hanno provocato una contrazione dei margini complessivi. Il nostro obiettivo prioritario rimane quello di essere a fianco e a supporto delle imprese dei due settori offrendo un ampio ventaglio di servizi e consulenze, che, come dimostra l’incremento della base associativa, le aziende nostre associate mostrano di apprezzare”.
In questo contesto di chiaroscuro, il recente rinnovo del CCNL Gomma Plastica, raggiunto in tempi brevi, è, quindi, un risultato particolarmente importante e sottolinea lo sforzo e il cambio di passo delle aziende della gomma e della plastica nell’equilibrare il costo del lavoro con i trattamenti retributivi.
“Nel TEC (Trattamento economico complessivo) – continua il presidente Do – abbiamo consolidato il welfare sanitario integrativo per tutti i 140.000 addetti, in modo da dare un supporto stabile alla salute dei nostri lavoratori. E’ un contratto che va nella direzione della sostenibilità economica e sociale, oltre a quella ambientale in cui le nostre aziende sono impegnate da tempo”.
Per quanto riguarda l’attività di Federazione Gomma Plastica, i dati danno riscontro di una crescita stabile della base associativa: se nel 2020 Federazione Gomma Plastica rappresentava circa 43.000 addetti, i dati a metà 2023 parlano di una rappresentanza di quasi 47.000 addetti, un aumento cioè di 4.000 addetti, pari a quasi il 10% della base associativa, che corrispondono a 72 nuove aziende tra il 2021 e il primo semestre del 2023.
– foto xh7/Italpress –
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