Giornata senza tabacco, in Lombardia un fumatore su 3 ha iniziato a meno di 16 anni

Lo rivela una ricerca commissionata da Lilt, che rilancia la sua lotta contro il tabagismo e promuove una petizione per creare la prima generazione libera dal tabacco entro il 2030.

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Non c’è più tempo da perdere: la prima generazione libera dal fumo deve diventare realtà. Perché smettere di fumare, o non cominciare proprio, è una conquista per tutti e per il pianeta. Per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, la Giornata Mondiale Senza Tabacco che si celebra oggi è da sempre occasione per fare il punto sull’abitudine al fumo e per rilanciare la sua lotta senza riserve contro il tabagismo, partendo da un presupposto: la “pandemia da tabacco è la prima causa evitabile di morte”.
Lilt ha commissionato una ricerca a Swg sulle abitudini dei lombardi in tema di fumo.
Nella ricerca è stato analizzato un campione di 1.450 fumatori lombardi, con età compresa tra i 18 e i 70 anni. Il quadro è sostanzialmente simile al 2022, anche se si assiste a una leggera diminuzione dei fumatori tradizionali (dal 37 al 33%) e a un aumento di chi utilizza in forma prevalente (più 2%) o combinata (più 4%) dispositivi elettronici.
Il modello di consumo risulta sempre più diversificato. “I fumatori occasionali o
abituali che utilizzano più dispositivi sono oltre il 40% del totale dei fumatori. L’analisi
registra un vero boom dei dispositivi usa e getta, utilizzati almeno occasionalmente da
quasi un fumatore lombardo ogni 5; la percentuale sale a uno ogni tre tra gli under 24 –
spiega Riccardo Grassi, ricercatore SWG. – La forte penetrazione tra i più giovani di
questi dispositivi evidenzia come i consumatori continuino a cercare nuovi prodotti: la
curiosità resta il primo motore di avvicinamento al fumo”.
I fumatori tradizionali sono soprattutto donne, il 57%, con un’età prevalente compresa tra i 55 e i 70 anni (48%). Il fumo rappresenta principalmente un modo per rilassarsi e vi è un diffuso desiderio di smettere di fumare che però non riesce a concretizzarsi.
Un terzo dei fumatori ha iniziato a fumare a meno di 16 anni. Tra i 18 – 24enni il dato è quasi la metà. Si conferma un accesso al fumo che parte soprattutto dal contesto amicale. La spesa media per fumo e svapo supera i 25 euro settimanali, con una proiezione di oltre 1.300 euro all’anno: in pratica ogni anno uno stipendio medio di un lombardo se ne va in fumo.
Tre fumatori su 5 dichiarano che vorrebbero smettere. Per oltre il 30% dei fumatori
lombardi il fumo rappresenta una dipendenza o una condanna e quasi il 70% di loro ha
provato almeno una volta a smettere di fumare. L’incidenza più alta è tra i fumatori
occasionali.
Un fumatore su cinque (in particolar tra gli under 35) ha partecipato a incontri ed eventi di prevenzione e sensibilizzazione contro il fumo. Il divieto assoluto di fumo per i giovani imposto di recente in Nuova Zelanda provoca reazioni contrastanti: è un’attenzione apprezzata dai più giovani, ma si teme possa generare un aumento del mercato nero.
La quota di fumatori incalliti è relativamente ridotta (tra il 25 e il 40% del totale degli attuali fumatori) ed è poco permeabile a qualsiasi iniziativa di contrasto.
Un fumatore su quattro ritiene che non dovrebbe esserci alcuna strategia pubblica di
riduzione del fumo ma il divieto assoluto di fumo avrebbe effetti soprattutto sui più giovani.
Dai 18 ai 24 anni smetterebbe il 69%. La percentuale scende con l’età. Un simile
provvedimento è però considerato efficace solo dal 30%.

Proprio per salvare le nuove generazioni e contrastare i danni ambientali causati dal fumo, LILT ha scelto di promuovere l’iniziativa dei cittadini europei che ha l’obiettivo di creare la prima generazione libera dal tabacco entro il 2030, affiancando l’Istituto Mario Negri, coordinatore italiano della petizione. L’obiettivo è raccogliere 1 milione di firme a livello europeo entro il 16 gennaio 2024, di cui almeno 54 mila in Italia, a supporto della proposta per il Parlamento europeo di mettere fine alla vendita di tabacco e prodotti a base di nicotina ai cittadini europei nati dopo il primo gennaio 2010. Una scelta che è già realtà in Nuova Zelanda, primo paese ad aver approvato una legge a tutela dei più giovani,
vietando la vendita di sigarette a tutti i nati dopo il primo gennaio 2009. Per poter firmare la petizione occorre essere cittadini europei e avere almeno 18 anni.
Per informazioni e per firmare la petizione: legatumori.mi.it/giornatasenzatabacco

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