Una spedizione in Groenlandia è ciò che 3B Meteo ha scelto di realizzare con i suoi meteorologi per raccogliere direttamente sul campo i dati scientifici che serviranno a verificare da vicino cosa stia realmente accadendo sull’isola e l’influenza che i mutamenti in atto possono avere sul nostro pianeta e sulla nostra vita quotidiana. Dal 16 al 29 giugno, 3B Meteo si trasferirà con una parte del suo team in Groenlandia. Lì, grazie al lavoro degli operatori e dei meteorologi, verranno raccolti i dati e le testimonianze sulla fusione dei ghiacci. Quelli che a oggi circolano in merito sono davvero allarmanti. Dalla fine degli Anni Novanta, la calotta glaciale della Groenlandia ha perso massa a causa della fusione della superficie, ma anche per il ritiro dei ghiacci. Questi processi sono stati abbondantemente accelerati dall’aumento dell’assorbimento di calore indotto dal ghiaccio profondo maggiormente esposto, più scuro di quello superficiale, ma anche dalla fusione dei ghiacci a contatto col mare, che è diventato mediamente più caldo. Secondo i dati della NASA, dal 2002 al 2022 sono andati persi circa 5 trilioni di tonnellate di massa glaciale, con un rate di fusione fino a 6-7 volte più veloce rispetto a 25 anni fa. Secondo una stima, se tutto il ghiaccio della Groenlandia fondesse, il livello del mare si alzerebbe di circa 7,4 metri. Pur essendo la seconda area glaciale più ampia del mondo, con i suoi 1,7 milioni di Km quadrati, la Groenlandia sta subendo significative metamorfosi ed è quanto mai importante, quindi, analizzare e studiare i flussi d’acqua di fusione all’interno della calotta. I risultati di questi studi saranno fondamentali per valutare e studiare i processi di adattamento al cambiamento nel futuro, soprattutto per le città costiere. Protagonista degli studi di 3B Meteo in Groenlandia, quindi, sarà l’acqua di fusione che, prima di arrivare in mare, subisce processi tortuosi interagendo in modo complesso con la calotta glaciale. In funzione dell’orografia, del tipo di strato di neve e ghiaccio presenti, l’acqua di fusione si organizza in rivoli e fiumi che possono trasformarsi in laghi durante la stagione calda e di dimensioni variabili. Questi depositi d’acqua, a loro volta, possono scolpire la calotta di ghiaccio e deformarla. Attualmente la calotta glaciale della Groenlandia è spessa fino a 3,2 Km, ma non è ancora chiaro come sarà la sua evoluzione in futuro.
Alla spedizione parteciperanno: Paolo Corazzon, Meteorologo e responsabile media 3B Meteo; Sergio Brivio, Fondatore e socio; Luca Pace, Meteorologo e Responsabile reparto meteo; Vanessa Minotti, Divulgatrice Media; Isacco Emiliani, Fotografo e Videomaker e Samuele Catanese, Social Media Specialist.