“I nostri colleghi sono sotto choc, sono sottoposti alla gogna mediatica e massacrati da tutti. Adesso ci sarà la via crucis tra il procedimento disciplinare e quello giudiziario, sono in una brutta situazione abbandonati da tutti ma dal sindacato no”. Così il segretario del Sulpl, il Sindacato unitario lavoratori della Polizia locale, Daniele Vincini, ha commentato al telefono con l’ANSA la decisione del Comune di avviare un provvedimento disciplinare nei confronti dei quattro vigili protagonisti del video in cui manganellano una donna transessuale. Il sindacato continua a difendere l’operato dei quattro agenti che “hanno usato come potevano gli strumenti in loro dotazione. Noi siamo convinti che devono essere assolti da tutte le accuse, faremo fare anche noi delle perizie e faremo tutto quello che serve – ha proseguito -. Chi ha dei precedenti è la transessuale e non loro che sono agenti pluridecorati. Dire che siano razzisti poi è assurdo perché uno di loro è sposato con una straniera quindi è follia pura”. Come sindacato “chiederemo l’assoluzione a livello disciplinare – ha concluso -.Ma possono rischiare anche il licenziamento. Qualcosa vorranno dire anche gli encomi del sindaco, non è che prima stringe loro la mano e poi li vuole vedere puniti”.
Donna manganellata, sindacato Sulpl: per i vigili la gogna mediatica
Il segretario del sindacato, una delle sigle che rappresentano i vigili del video con i calci e le manganellate a Bruna, commenta l'apertura di un procedimento interno: "I nostri colleghi sono sotto choc, sono sottoposti alla gogna mediatica e massacrati da tutti. Chiediamo l'assoluzione a livello disciplinare".