Festival del ciclo mestruale, per rompere tabù e parlare di parità di genere

Appuntamento da giovedì 25 a domenica 28 maggio con 45 eventi in programma al quartiere Dergano di Milano, al Rob de Matt e Nuova Armenia, tra talk, workshop, concerti, spettacoli, film e dj set.

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Da giovedì 25 a domenica 28 maggio  a Milano c’è la seconda edizione del Festival del Ciclo Mestruale con 45 eventi: talk, workshop, concerti, spettacoli, film e dj set. Il congedo mestruale, l’impatto ambientale del ciclo mestruale, la menopausa, i diritti riproduttivi e le patologie come l’ovaio policistico. Sono i principali temi sui cui si concentrerà la seconda edizione del Festival, che, come per la prima edizione, si svolgerà nel quartiere Dergano, a Rob de Matt, bistrot che coniuga la cucina di qualità con l’inserimento lavorativo di persone con fragilità, e Nuovo Armenia, la cascina che promuove il cinema del mondo con proiezioni di film in giardino.
Il Festival è organizzato dall’associazione Eva in Rosso, ideatrice del primo podcast italiano dedicato al ciclo, da Promise e Errante, due associazioni in prima linea a Milano per le pari opportunità e l’empowerment femminile, da Studio But Maybe, di grafica e digital design, e Rob de Matt. E con il patrocinio del Comune di Milano e del Municipio 9.

Il ciclo mestruale riguarda più di metà della popolazione mondiale, ma c’è ancora un muro di silenzio che circonda questo fenomeno biologico. Il Festival ha l’obiettivo di rompere il tabù che ancora avvolge il ciclo mestruale,
 che deve essere riconosciuto
 come tema fondamentale per la salute e la parità di genere. Una mancata o parziale informazione può incidere negativamente sul riconoscimento di alcune patologie e delle successive cure.
Parlare pubblicamente di ciclo mestruale vuole dire promuovere la salute, aumentare la conoscenza delle quattro fasi del ciclo mestruale, contrastare forme di emarginazione e bullismo nei confronti di chi ha il ciclo mestruale, creare uno spazio di ascolto (attivo ed empatico) e di riflessione, promuovendo una rete di supporto, aiutare a comprendere e gestire i sintomi fisici ed emotivi collegati alle mestruazioni, informare a proposito dei dispositivi sanitari, per fare scelte d’acquisto consapevoli anche nell’ottica della sostenibilità ecologica.

Una lunga lista di ospiti saliranno sui palchi del Festival per affrontare tante tematiche diverse: di congedo mestruale con la filosofa Maura Gancitano e la studiosa Anna Buzzoni, di impatto ambientale del ciclo mestruale con la giornalista Martina Micciché e l’eco-influencer Cristina Cotorobai, di menopausa con la ginecologa Stefania Piloni e anche con l’insegnante di yoga Veronica Santini, del diritto a non avere figli con le giornaliste Simonetta Sciandivasci e Ilaria Maria Dondi, di quanto ne sanno gli uomini di mestruazioni con l’attore Daniele Fabbri e la gender specialist Veronica Corbellini, di ovaio policistico, la più diffusa patologia legata al ciclo mestruale, con Stefania Cattaneo, di cosa serve il ciclo mestruale con Alessandra Graziottin, dirigente del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’ospedale San Raffaele Resnati di Milano.

Si discuterà di dolore pelvico cronico con la testimonianza di persone trans, come Majid Capovani, attivista trans e queer, formatore per conto dell’associazione GenderLens, Silvia Carabelli, presidente del Comitato Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo, esperta di femminismi e studi di genere, e attivista politica in ambito salute, generi e LGBT+; Tristan Guida, membro dell’Associazione per l’Etica e la Cultura Transgenere di Milano

Si parlerà di come la tecnologia può aiutare la salute con Vittoria Brolis, co-fondatrice di Hale community, supporto digitale per chi soffre di dolore pelvico cronico, Valentina Maistri, ostetrica che collabora con Sex Ed Bot, progetto nato su Telegram che sfrutta la tecnologia dei BOT per ricevere risposte immediate sull’educazione sessuale, Paola Iannello e Daniela Villani docenti di Psicologia generale dell’Università Cattolica. Un altro talk sarà dedicato alla mestruosomnia e altri gender gap, una riflessione sul rapporto tra sonno e ciclo. E un altro ancora è dedicato ai diritti umani di donne e ragazze a partire dal ciclo mestruale, insieme a chi li difende e promuove ogni giorno in giro per il mondo e in Italia: Martina Albini di WeWorld, Benedetta Balmaverde di Action Aid e Elisa Bottio di Alice for Children.

Varie forme d’arte si alterneranno al Festival: il primo giorno ci sarà il concerto della pianista Eugenia Canale e dell’armonicista Max De Aloe dedicato alle compositrici donne, nato da una poesia dell’artista femminista Sibilla Aleramo; l’ultima serata ci sarà uno spettacolo di stand-up comedy con Riccardo Poli & Beppe Salmetti, conduttori del programma “Off Topic” di Radio 24 e le attrici comiche Corinna Grandi e Francesca Puglisi; una performance a cura di Amleta, l’associazione delle attrici italiane nata per contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo; il concerto delle Riciclette, band musicale di donne con un repertorio di inediti e arrangiamenti di brani dal Sud del Mondo; una performance artistica di un gruppo di giovani illustratrici dedicate alla Period Box, la scatola che raccoglie commenti, esperienze e aneddoti riguardo il ciclo mestruale scritti delle partecipanti al Festival; i Dj-set con LadyJ, serata musicale con la cantante e dj MissinRed.

Si svolgeranno diversi workshop, alcuni dei quali rivolti alle adolescenti: sulla sostenibilità ambientale del ciclo mestruale a cura dell’associazione Eva in Rosso, sul rapporto tra ciclo ed emotività, sui malesseri della sindrome premestruale con Sofia Paravati, counselor specializzata in empowerment femminile, sui luoghi comuni con Scarpanō Teatro e Metodi Attivi attraverso l’utilizzo del Playback Theatre, una forma drammaturgica che rappresenta le scene di vita reali raccontate dal pubblico.

Le info sul programma: ilfestivaldelciclomestruale.com

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