Sala, se conta di più il glicine rinunciamo al museo della Resistenza

In difesa del glicine monumentale si sono mossi molti cittadini tra cui Fabio Volo, Elio, Germano Lanzoni e Giovanni Storti. " Se l'opinione pubblica che si sta muovendo attorno al glicine lo considera più importante del museo della Resistenza, e se spostare il glicine è costosissimo, allora vorrà dire che rinunceremo al Museo della Resistenza" ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

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“Si sta vedendo come si può cercare di salvare il glicine ma il problema come sempre è di costi. Se si dovesse andare verso un costo eccessivo a quel punto vediamo cosa fare, non è un obbligo per Milano fare il Museo della Resistenza, per me però sarebbe un grandissimo peccato che si rinunci, ma se l’opinione pubblica e l’opinione che si sta muovendo attorno al glicine lo considera più importante del Museo, e se spostare il glicine è costosissimo, allora vorrà dire che rinunceremo al Museo della Resistenza“: così il sindaco Giuseppe Sala è tornato sulla questione del glicine del Circolo dei Combattenti e delle piante del Giardino comunitario Lea Garofalo di piazzalle Baiamonti che dovrebbero essere rimosse per fare spazio al Museo della Resistenza. “È chiaro che però poi ognuno si prenderà le sue responsabilità”, ha aggiunto il sindaco. Da settimane   alcuni cittadini milanesi  fra cui Fabio Volo, Elio, Germano Lanzoni e Giovanni Storti stanno portando avanti la battaglia per salvare la pianta monumentale dall’abbattimento per fare posto al cantiere del museo nazionale della Resistenza.

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