Il solito cinema dei disastri italiani

0
132

Di Fabio Massa

Solito cinema. Abbiamo già visto tutto, ma ogni volta è scandaloso. C’è un evento catastrofico, in questo caso una alluvione. Le fasi che si susseguono sono sempre le stesse, e direi che sono cinque. La prima è di sgomento: tutti sui social pubblicano immagini di fiumi d’acqua, in caso di terremoti di case sbriciolate. La seconda è la rabbia per il mancato allarme: perché non ce l’hanno detto? In effetti in Emilia Romagna l’allarme c’è stato, e in tempo, ma nessuno si aspettava una cosa del genere. La terza è la ricerca del colpevole: perché non sono stati puliti i fiumi, i torrenti, le caditoie e i canali di scolo? La quarta fase è sui fondi: ci sono ma non sono stati spesi, ci sono ma questo e ma quello. La quinta fase è il post alluvione: una bella inchiesta della quale non si vedrà mai la fine. Soldi che alla fine per la ricostruzione non vengono mai assegnati e le case che ognuno si deve sistemare perché sennò aspetta e spera. E poi non se ne parli più, almeno fino alla prossima volta…

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.