Il bimbo che fu affidato dalla madre alla Culla per la vita della clinica Mangiagalli di Milano la mattina di Pasqua, ha trovato oggi una nuova famiglia e ovviamente ora ha anche un nuovo nome registrato all’anagrafe, non Enea, quello che aveva scritto la donna in una lettera. Il Tribunale per i minorenni di Milano, presieduto da Maria Carla Gatto, infatti, come anticipato da la Repubblica online, ha scelto una della coppie che si erano fatte avanti per adottare il piccolo, che da oggi è entrato nella nuova famiglia in collocamento provvisorio proprio in vista dell’adozione. Già si era saputo nei giorni scorsi che era iniziata la procedura di adottabilità del bimbo. “Ciao mi chiamo Enea, sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile”, aveva scritto la donna nella lettera lasciata nella culla della Mangiagalli. E aveva aggiunto, assieme a tante parole di affetto per il piccolo, che era nato “super sano, tutti gli esami fatti in ospedale sono ok”.
Ha trovato una famiglia il bimbo lasciato nella Culla della vita
Il bimbo che fu affidato dalla madre alla Culla per la vita della clinica Mangiagalli di Milano la mattina di Pasqua, ha trovato oggi una nuova famiglia e ovviamente ora ha anche un nuovo nome registrato all'anagrafe, non Enea, quello che aveva scritto la donna in una lettera.