Piantedosi: “Non esiste un’emergenza sicurezza a Milano”. Fontana: “Problema da risolvere”

Annuncia l'arrivo di 430 agenti ma il ministro dell'Interno dice che non esiste un'emergenza ma un "tema sicurezza" in città. Il presidente Fontana: "Quello della sicurezza "è un problema da risolvere e da affrontare. Chiamarla emergenza conta poco, l'importante è risolverla". Il sindaco Sala: "Bisogna occuparsi anche del disagio, faremo di più".

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“Non esiste un’ emergenza sicurezza a Milano, come in Italia non esiste un’emergenza sicurezza, ma un tema”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenendo alla presentazione del progetto di riqualificazione della Caserma Garibaldi a Milano, che ospiterà gli spazi dell’Università Cattolica. “Tra emergenza e tema c’è il passaggio che esiste tra la verificazione e gli accadimenti e quello che fanno le pubbliche amministrazioni”, ha concluso.

“Se ritiene che sia un buon risultato, andiamo avanti così. Io dico di no”. E’ quanto ha risposto Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ai cronisti che gli hanno chiesto un commento ai dati presentati questa mattina in prefettura dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con il calo del 39% per i reati come furti, rapine e violenze sessuali nella zona della stazione Centrale di Milano. Quello della sicurezza “è un problema da risolvere e da affrontare. Chiamarla emergenza conta poco, l’importante è risolverla. Anche nella percezione che devono avere i nostri cittadini”, ha aggiunto il presidente lombardo a margine della presentazione del progetto di riqualificazione della Caserma Garibaldi di Milano. “Iniziamo ad affrontare i problemi un poco alla volta – ha aggiunto il governatore – sicuramente come ha detto il ministro Piantedosi è una situazione da affrontare e risolvere. Il primo sistema è sicuramente quello di implementare gli uomini”. Poi se ci saranno delle modifiche normative “ci penserà il Parlamento”, ha concluso Fontana.

“Sono soddisfatto” dell’incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “abbiamo portato a casa la promessa di un sostanziale pareggio dei maggiori organici che mettiamo nella Polizia locale, con altrettanto personale delle altre forze di Polizia”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Sono soddisfatto perché c’è la consapevolezza che la problematica è complessa e quindi non è adatta a semplificazioni. Anche se i reati sono in grande diminuzione nell’area della Stazione Centrale, alcuni reati fanno molto rumore – ha aggiunto -. Sono soddisfatto che tutti intorno al tavolo erano partecipi del problema e nessuno era lì, nemmeno io certamente, con l’atteggiamento di scaricare sugli altri, anche se la sicurezza è molto legata all’attività del ministero e delle forze dell’ordine”. Sala ha ribadito che la riposta deve essere “più telecamere e illuminazione ma anche più forze dell’ordine che presidiano con più attenzione quelle aree. E poi c’è il problema di farsi carico del disagio che c’è”. “Oggi sono rimasto colpito perché al tavolo è stato segnalato che una donna vittima di violenza dopo qualche tempo è tornata in stazione Centrale. Mi chiedo che livello di disagio c’è, quante sono le persone così con tanti problemi a Milano e come possiamo gestirle – ha concluso -. Non è solo repressione, il Comune farà di più. Oggi si è discusso anche della possibilità di affidarsi e trovare una collaborazione più formalmente costruita con i City Angels o con organizzazioni del genere che possono aiutare”.

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