“Oggi leggo che stanno protestando anche a Firenze e a Roma: purtroppo diventerà una questione che si diffonderà in Italia. Ma noi cerchiamo di affrontarla”: così il sindaco Giuseppe Sala è tornato sul tema del caro affitti e delle proteste degli studenti in tenda davanti alle università .”Giovedì incontreremo i rappresentanti degli studenti e dei rettori dell’Università a Palazzo Marino”, ha ricordato Sala ribadendo che il tema del costo degli affitti “è qualcosa su cui il Governo deve partecipare, dopodiché Milano anticipa i problemi e non li nasconde”.
Sulla questione affitti interviene anche il presidente della Regione, Attilio Fontana. “Noi ci stiamo muovendo, stiamo sostenendo i progetti di Politecnico, Conservatorio, Brera” ha detto Fontana in vista anche dell’incontro con i rettori in programma giovedì al quale parteciperà anche la Regione con l’assessore alla Casa Paolo Franco. “Sono tre campus che stiamo sostenendo con tante risorse – ha spiegato Fontana – e poi c’è il piano di housing sociale che stiamo portando avanti coi soldi del PNRR e che l’assessore Franco sta promuovendo in varie città, non solo a Milano”. Inoltre, ha aggiunto “stiamo ragionando anche per ulteriori interventi”.
Ma come si è arrivati a questa situazione di insostenibilità dei costi, problema che va aumentando di anno in anno? Lo spiega l’architetto e urbanista, oltre che ex assessore regionale socialista Roberto Biscardini, in un post su Fb: “Loro (gli studenti n.d.r.) non potevano che denunciare il costo della vita di Milano e degli affitti per gli studenti in particolare. Denunciare l’assenza degli studentati, la vergogna di una gloriosa Casa dello Studente in ristrutturazione da anni. L’assenza della politica e delle istituzioni per garantire un costo della casa minore di ciò che passa il mercato. Hanno messo la prima tenda davanti al Politecnico e altre si sono aggiunte. Cosa è successo in questi anni? Perché negli anni ’80 la Regione e il Comune avevano le risorse per costruire case per gli studenti in modo proporzionale alla domanda? E oggi no? Qui sta il punto. Perché gli studenti sono considerati una categoria di ricchi? Errore grave. Tanto grave che molti studenti pur di non spendere cosi tanto scappano in altre facoltà straniere a Berlino, Monaco, Stoccolma. ecc. Se ne sono accorti in questi giorni i Magnifici Rettori, che denunciano una perdita di attrattività delle Università milanesi a causa del caro affitti. Ma dov’erano fino adesso? Perché non si sono fatti sentire. Per non parlare del comune di Milano che l’unica cosa che ha saputo dire è: “deve intervenire il governo”. La battaglia è esemplare e mette il dito nella piaga di una città fuori controllo pubblico.
ROBERTO BISCARDINI A RADIO LOMBARDIA