Trovato in Brianza uno dei “kit per il suicidio”

La Questura di Monza ha rintracciato uno dei nove "kit per il suicidio" spediti in Italia dal Canada, a casa di un uomo residente in provincia di Monza. L'acquirente, per fortuna, aveva deciso di non usarlo

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E’ stato rintracciato in Brianza uno dei “kit del suicidio” segnalato dall’Interpol di Ottawa in Canada. Si tratta di un pacchetto contenente nitrito di sodio, sostanza apparentemente innocua e utilizzata come colorante nell’industria dolciaria. Era già stato recapitato all’indirizzo di un brianzolo che, secondo le autorità canadesi, avrebbe acquistato su un sito internet uno dei 9 kit spediti a persone vulnerabili, sparse sul territorio italiano (una delle quali sarebbe morta a Trento). In questo caso, l’uomo  fortunatamente aveva desistito dal portare a termine il suo intento suicida e si era disfatto della sostanza, conservando però il pacchetto con l’etichetta di spedizione dal Canada ancora incollata e ben leggibile, trovata dai poliziotti intervenuti.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura di Monza, i poliziotti hanno riscontrato come l’aspirante suicida verso la fine del mese di gennaio, in preda ad un forte stato depressivo, avrebbe effettuato delle ricerche on line sui metodi per potersi togliere la vita. Leggendo le varie notizie, sarebbe risalito ad un metodo che prevedeva l’utilizzo di un particolare “sale” usato nella conservazione delle carni che poteva essere usato per compiere l’estremo gesto in maniera indolore. L’assunzione di questa sostanza infatti, porterebbe ad una morte per ipossia. Questo particolare avrebbe indotto l’uomo a perfezionare nel mese di febbraio l’acquisto online su uno specifico sito, attualmente oscurato dalle autorità canadesi, al prezzo di circa 60 dollari.
Dopo alcuni giorni, il pacco sarebbe stato consegnato a casa sua in Brianza e all’interno vi sarebbe stata una busta sottovuoto contenete della polvere di cristalli di colore bianco.
Il giorno prescelto però, per il timore di fare soffrire la propria famiglia, l’uomo  aveva deciso di non compiere l’estremo gesto.
Gli agenti della Squadra Mobile dopo aver accertato i fatti  e su richiesta dell’uomo, lo hanno accompagnato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza dove è stato sottoposto ad una visita per poi essere dimesso e riaccompagnato presso la propria abitazione, venendo rasserenato e rassicurato dagli stessi poliziotti.

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