“Noi stiamo dicendo che ci vogliono i rimpatri e ci vogliono i Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri) perché chi delinque deve pagare la pena, andare al Cpr o in carcere, o tornare al suo paese. Questo va fatto subito. Dobbiamo lavorare con polizia e vigili per presidiare la città ma se poi chi commette un reato non è perseguito siamo a capo, non risolviamo il problema”. Lo ha detto l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, durante un’intervista radio a 24Mattino, commentando le violenze avvenute negli ultimi giorni nel capoluogo lombardo. “Serve la giustizia perché le persone arrestate o denunciate non devono essere ributtate in strada” ma “devono essere gestite, in carcere o secondo misure alternative”, ha proseguito, precisando che, in ogni caso, queste persone devono essere “messe in condizione di non continuare a delinquere”. Dopo le parole dell’assessore, è subito scattata la polemica da parte di una parte della maggioranza di centrosinistra a Palazzo Marino. “L’assessore Granelli pare non conoscere la differenza tra un carcere e un CPR – sono intervenuti i consiglieri del Pd, Daniele Nahum e Alessandro Giungi, presidente e vicepresidente della sottocommissione Carceri di Palazzo Marino – . Il primo è un luogo di detenzione per persone che hanno commesso un reato accertato con sentenza definitiva o che sono in custodia cautelare o comunque detenute in attesa di una sentenza definitiva. Il secondo è un luogo di detenzione amministrativa, in cui vengono recluse persone che non hanno pendenze penali ma non hanno ottemperato a un decreto di espulsione, che è un atto amministrativo”.
LE REAZIONI
“Continuano le bordate contro la giunta Sala bis. Oggi il bersaglio di Giungi, Nahum e Monguzzi è l’assessore Granelli in merito alle sue dichiarazioni sull’emergenza sicurezza in città che anche lui fatica a nascondere. Fortunatamente nessuno ha più il coraggio di affermare che la situazione sia strumentalizzata dal centrodestra. Come abbiamo avuto modo di apprendere in un incontro tenutosi un mese fa in Prefettura, grazie al Governo e all’invio di Forze dell’Ordine sul territorio, la situazione sembra in miglioramento anche se è pressoché impossibile controllare il gran numero di sbandati che bivaccano nei pressi della stazione Centrale, e non solo, e che si muovono come cani sciolti a caccia di una preda da colpire. Siamo arrivati a questo punto per le politiche buoniste di chi amministra da 12 anni una città che è allo sbando a causa del lassismo di chi si ispira a Mimmo Lucano piuttosto che a Vincenzo De Luca. Da oggi sappiamo che, anche in tema di sicurezza, gli assessori non hanno più il sostegno della loro stessa maggioranza”. Lo dichiara Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino.
“L’assessore all’insicurezza Granelli finalmente dice una cosa sensata, ovvero che i centri per i rimpatri dei clandestini sono necessari perché chi è irregolare non può gironzolare per le nostre città, e il Pd cosa fa? Lo attacca. La sinistra milanese è senza speranze. Lo sfacelo è sotto gli occhi di tutti e basta guardare la stazione Centrale per rendersene conto, eppure per loro la sempre più evidente correlazione immigrazione-delinquenza non esiste. Siamo semplicemente all’assurdo. Manca solo che Pd e compagni dicano che anche le galere sono inutili orpelli…fosse per loro sarebbe anarchia totale”. Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e commissario cittadino della Lega a Milano.