Atm chiude il 2022 in pareggio ma vede già il passivo per il 2023

Bilancio in pareggio per l'azienda che però mette subito le mani avanti sull'esercizio di quest'anno: "Sarà difficilmente replicabile per la sofferenza del trasporto pubblico locale, l'imprevedibilità delle variabili economiche e soprattutto i dell'energia elettrica, la principale voce di incremento di costo". Nominato il nuovo Cda e confermati i vertici.

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foto di Andrea Cherchi da Fb

Dopo due anni di grave crisi del settore trasporti locali, la milanese Atm chiude in sostanziale pareggio il 2022, con un utile di 256 mila euro. L’assemblea che ha approvato il bilancio ha anche nominato il nuovo Cda e confermato alla presidenza Gioia Ghezzi e Arrigo Giana come amministratore delegato. Dopo l’ingente perdita registrata nel 2020 (pari a 64,5 milioni) e successivamente all’ulteriore ma più contenuta perdita del 2021 (16 milioni), il ritorno all’equilibrio, spiega una nota, “è stato possibile grazie soprattutto ad un’efficace gestione aziendale con un generale efficientamento di tutti i processi e di tutte le voci di costo, insieme all’incremento dei ricavi derivanti da attività commerciali e ad un maggiore sforzo nel controllo della sosta”. Una chiusura di bilancio “difficilmente replicabile nel 2023, considerato il non trascurabile livello di sofferenza che vive il settore del trasporto pubblico locale e di imprevedibilità nell’andamento delle principali variabili economiche, tra cui in primissimo piano il progressivo innalzamento dei prezzi dell’energia elettrica che per Atm rappresenta la principale voce di incremento di costo”.

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