Manifestazione dei lavoratori del settore del legno e arredo per il rinnovo del contratto del lavoro. “Scioperiamo oggi – spiega Ivan Comotti, segretario generale della Fillea della Cgil della Lombardia – perché c’è una contraddizione di fondo: non è possibile prendere 1.300 euro netti in busta paga e vendere i mobili a 15/20mila euro in via Durini a Milano alla clientela internazionale”. “Non è possibile – prosegue – sottoscrivere accordi al Salone del Mobile con i rappresentanti di 193 paesi al mondo e pagare le persone 1.300 euro al mese”. “Noi – sottolinea – consegneremo oggi al presidente di Federlegno una busta paga che mostra quello che prendiamo. Le aziende hanno aumentato i listini dei prezzi riversandoli sui clienti perché sono aumentate le materie prime”. “I lavoratori invece non sono riusciti ad avere nessun tipo di aumento – conclude – e quello che Federlegno propone, 63 euro al mese, è scandaloso, ce ne debbono dare 135 e noi continueremo la nostra lotta”.
Il FuoriSalone dei lavoratori del mobile in sciopero
Giornata di protesta per settore del legno-arredo con manifestazione a Milano. Chiedono un aumento congruo in busta paga ma Federlegno non si schioda dai 63 euro al mese in più. "Non si può lavorare per meno di 1300 euro al mese e quando passi per via Durini vedere mobili in vetrina per 15 o 20 mila euro".