Fontana, no al trasloco degli orsi dal Trentino alla Lombardia

Per il presidente della Regione "non ci sono le condizioni, il modello scelto dal Trentino non ha funzionato".

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“Credo che non ci siano le condizioni. Però credo anche che ogni scelta si debba fare dopo aver valutato. Mi sembra che questo modello in Trentino abbia dimostrato di non funzionare. Quindi, o si studia qualcosa di diverso o ripetere sul nostro territorio quello che si sta verificando in Trentino non mi sembra opportuno”: così il presidente della Regione Attilio Fontana a margine di un incontro con i presidenti delle Province lombarde al Pirellone ha risposto in merito al tema degli orsi in Trentino e al fatto che la Provincia Autonoma possa chiedere un ‘aiuto’ alle Regioni confinanti per la redistribuzione degli animali. Quanto all’opportunità o meno della soppressione dell’orsa JJ4 che ha aggredito mortalmente il runner in Trentino, Fontana si è limitato a dire “queste scelte sono cose che non competono a me”. Sulla questione è intervenuto anche l’assessore lombardo a Montagna e Enti Locali, Massimo Settori, anche lui presente all’incontro al Pirellone. “Bisogna trovare una giusta sintesi di convivenza tra l’uomo e questi animali. Devo dire che le montagne della Lombardia sono particolarmente antropizzate quindi questa convivenza diventa molto difficile”, ha detto Sertori. “Capisco e sono assolutamente solidale con l’amico Fugatti” presidente della Provincia Autonoma di Trento “perché oltre una certa misura questa convivenza non è possibile. In Lombardia stiamo facendo politiche importanti per mantenere gli alpeggi e l’agricoltura in montagna, chiaro che c’è un problema se da una parte finanziamo e facciamo sforzi per scongiurare lo spopolamento e dall’altra parte abbiamo animali come l’orso che non consentono una convivenza”, ha concluso.

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