Areu 118 oscurata, manifestazione dei giornalisti

Presidio sotto il Palazzo della Regione a Milano oggi a mezzogiorno, indetto da Associazione Lombarda Giornalisti e Gruppo Cronisti Lombardi contro la decisione dell'assessore Bertolaso di oscurare il servizio 'real time' di Areu, attivo da 13 anni, che fornisce notizie in tempo reale sugli interventi di ambulanze e di elisoccorso.

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Manifestazione dei giornalisti oggi sotto il palazzo della Regione per protestare contro l’oscuramento del servizio ‘real time’ di Areu,  l’Agenzia regionale emergenze urgenze della Lombardia.  “Nella giornata di ieri – scrive in una nota l’Associazione Lombarda Giornalisti –  gli interventi registrati da Areu sono stati 2.698, di cui 355 in codice rosso e 12 con l’utilizzo di elisoccorso. Ma le segnalazioni di questi eventi non sono state accessibili ai giornalisti, che negli ultimi 5 giorni sono stati esclusi dal servizio real time del portale attivo da 13 anni”.  Per chiedere la riapertura del servizio a tutti i colleghi, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti e Gruppo Cronisti lombardi hanno indetto una manifestazione, sostenuti dall’Ordine dei giornalisti, in programma oggi, giovedì 20 aprile, alle 12 a Milano sotto Palazzo Lombardia, sede della Regione, in piazza Città della Lombardia.
“Real time di Areu è cruciale per chi fa cronaca: informa in tempo reale gli interventi di ambulanze, automediche e di elisoccorso in tutte e dodici le province lombarde e la sua assenza mette in grave difficoltà il lavoro dei giornalisti”.
“La decisione di oscurare il servizio è stata presa dal neo assessore al Welfare, Guido Bertolaso: uno dei primi atti del suo mandato –nonostante le emergenze della sanità siano altre- le cui motivazioni non sono state chiaramente indicate nemmeno nel corso dell’incontro chiesto da ALG, Ordine e Cronisti, che si è svolto lunedì. A fronte della richiesta di riattivazione immediata, la Regione ieri pomeriggio ha invece attivato un servizio sostitutivo telefonico dedicato ai giornalisti: solo 3 ore al giorno per tutte le testate lombarde. Un inutile ritorno al passato: solo chi non ha ben presente come funziona il lavoro giornalistico può pensare che questo meccanismo valga tanto quanto un servizio digitale on-line 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana. Per noi, la chiusura del servizio ai giornalisti lombardi resta un tentativo di mettere restrizioni al diritto di cronaca e a quello dei cittadini di essere informati. Per chiedere dunque con forza l’immediata riapertura ai giornalisti del servizio “real time”, senza restrizione alcuna, invitiamo i colleghi e tutti i cittadini alla manifestazione di domani”.

 

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