Trenitalia, venerdì sciopero di 8 ore

Le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Sml Fast Confsal e Orsa Ferrovie hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale di Trenitalia, dalle 9 alle 17 di venerdì 14 aprile. A rischio la circolazione di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia.

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E’ stato proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Sml Fast Confsal e Orsa Ferrovie uno sciopero nazionale del personale di Trenitalia, dalle 9 alle 17 di venerdì 14 aprile. Lo sciopero – ricorda Trenitalia in una nota – potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia.  Durante la protesta sindacale saranno comunque programmate  alcune corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, consultabili nella sezione Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione.  “Dalla fine della fase pandemica di fatto sono andate a peggiorare le condizioni di lavoro sia di tutti i ferrovieri che degli addetti delle ditte appaltatrici di pulizie”. Così i sindacati sulle motivazioni dello sciopero nazionale. “Serve – chiedono le organizzazioni sindacali – un adeguato piano di assunzioni e un maggiore equilibrio nella programmazione dei turni che tenga conto della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata. Gli equipaggi dei treni convivono con un’eccessiva saturazione dei turni di servizio al punto di arrivare alla mancata concessione delle giornate di ferie. Va affrontato anche il tema delle aggressioni del personale a bordo treno e delle stazioni, per cui chiediamo di migliorare le condizioni di sicurezza già esistenti per contrastare questo fenomeno in costante crescita, anche attraverso l’attivazione del Protocollo per la promozione della sicurezza nella mobilità-attività ferroviarie, che abbiamo sottoscritto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministero dell’Interno, condiviso con la conferenza delle Regioni, Anci e associazioni datoriali. Nel settore manutenzione occorre andare avanti con i processi di internalizzazione adeguando, conseguentemente, gli organici. Le carenze di personale nel settore vendita ed assistenza, molto penalizzato dalla fase pandemica, rischiano di qualificare negativamente un settore centrale per la qualità di un’azienda che ha subito una drastica riduzione a causa della fase pandemica e che necessità una riorganizzazione volta a risolvere le criticità”

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