ROMA (ITALPRESS) – «Abbiamo appena capito quanto è stato pericoloso affidarci alle fonti fossili russe, non possiamo fare lo stesso con la Cina sulle terre rare e i minerali preziosi. In questi anni Pechino ha seguito una politica espansionistica con acquisizioni di giacimenti, specie in Africa e concentrando poi la lavorazione in patria». Lo dice a “Repubblica” Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy. L’Unione europea deve “accelerare sul Fondo sovrano europeo: può essere la chiave per fare acquisizione di giacimenti fuori dell’Ue in ottica di differenziazione delle forniture, e può finanziare i progetti di riconversione digitale e green per le imprese europee”. Urso sottolinea che “è stato aperto un tavolo sulle materie prime critiche e dalle prime stime in Italia ci sono 15 dei 34 elementi. Ma il potenziale è ancora più alto”.
“Il lavoro che stiamo terminando con il ministro Pichetto – prosegue – è proprio di aggiornare entro i prossimi tre-quattro mesi una mappa che è ferma da oltre 30 anni. E’ stato aperto un tavolo sulle materie prime critiche e dalle prime stime in Italia ci sono 15 dei 34 elementi. Ma il potenziale è ancora più alto».
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