Stanco dei lavori in comunità, chiede di tornare in carcere

Protagonista un 38enne che stava scontando la sua pena in una comunità brianzola, in seguito a una condanna per omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso per un grave incidente avvenuto nel 2019 sulla Lecco-Milano, dove morì un giovane di 22 anni. I carabinieri lo hanno portato in carcere, come da lui richiesto. "Meglio la cella che tutto quel lavoro".

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Stanco dei “lavori sociali”, ha chiesto di tornare in cella. I carabinieri di Besana  Brianza hanno arrestato un 38enne brianzolo, pregiudicato per omicidio stradale, omissione di soccorso e vari reati contro la persona, il patrimonio, evasione e  resistenza a pubblico ufficiale.  L’uomo dallo scorso 21 novembre si trovava in una comunità brianzola dove stava scontando la  pena con la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, in seguito a una condanna per omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso per un grave incidente avvenuto nel mese di maggio 2019 sulla superstrada  Lecco-Milano, direzione Milano dove, all’altezza dell’uscita Monza centro, morì un giovane di 22 anni di Civate. Nella circostanza il giovane era stato investito dopo che era sceso dall’auto dopo un tamponamento per verificare i danni al proprio mezzo.
Ma i ritmi della comunità, secondo l’uomo, erano  troppo intensi: “Non ci lasciano respirare, meglio la cella che tutto quel lavoro”. Quindi ha pensato bene che in fondo era più confortevole scontare la pena in carcere anziché beneficiare dell’opportunità della vita in comunità.   I carabinieri quindi  lo hanno trasferito nella Casa circondariale di Monza,  dove sconterà la restante parte della pena.

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