Stadio, Fedrighini: “Pronti a presidi per difendere la Maura”

Il consigliere della Lista Sala incontra la stampa nell'area dove il Milan vorrebbe costruire il nuovo stadio e annuncia nuove iniziative.

0
172

“Uno stadio nell’area della Maura è un progetto folle. Se qualcuno mi propone la realizzazione di un autodromo all’interno di un’area pedonalizzata o ciclabile non aspetto di vedere il progetto, gli dico che questo progetto incompatibile con la destinazione di quell’area. Se qualcuno mi viene a presentare il progetto di un edificio che deve accogliere 70mila spettatori con strade, infrastrutture e parcheggi non aspetto il progetto, gli dico che quell’area non va bene. Magari faccio anche un passo in più: sono io, come amministrazione pubblica, che individuo cinque aree su scala non solo milanese ma anche metropolitana che già esistono e, per collegamenti e senza ulteriore consumo di suolo, possono adempiere alla funzione richieste. Si tratta di mettere insieme interessi privati legittimi con l’interesse pubblico rispetto al quale l’amministratore è tenuto a rispondere”. Lo ha detto il consigliere della Lista Sala Enrico Fedrighini che questa mattina ha partecipato assieme a una decina di attivisti alla conferenza stampa convocata fuori dai cancelli dell’Ippodromo Snai La Maura dal Coordinamento per la tutela del verde cintura urbana di Milano – Parco Ovest per annunciare nuove iniziative in difesa dell’area contro l’ipotesi di costruzione dello stadio del Milan. “L’amministratore pubblico non è un un notaio che ratifica le scelte prese. Abbiamo un Piano di Governo del Territorio e abbiamo un’idea di città che viene espressa in campagna elettorale, si tratta di una città che riduce il consumo di suolo, che migliora l’ambiente e che riduce l’inquinamento: arriva la fase in cui alle parole devono seguire i fatti. – ha aggiunto Fedrighini – Non spetta ai consiglieri comunali andare a parlare coi club per capire le loro esigenze: ci sono i bisogni e richieste da parte dei club che possono essere soddisfatte se l’amministrazione pubblica fa il suo mestiere che è quello di riunire tutte le parti interessate attorno a un tavole, inclusi i Milan e Inter, per operare una scelta che riduca al massimo il consumo di suolo, eviti scempi ambientali e porti a una soddisfazione di tutti gli attori. Voglio ricordare una cosa: due ingegneri del Politecnico, non i primi due scappati di casa, hanno presentato da anni un progetto che soddisfa le ulteriori funzioni commerciali e di merchandising che i club ritengono essenziali per un moderno impianto e hanno dimostrato che tutto questo è collocabile all’interno di un Mazza ristrutturato a metà dei costi di costruzione del nuovo impianto. E i lavori si potrebbero fare tranquillamente anche con lo stadio in funzione, come già accaduto per i lavori di Italia 90 con la costruzione del terzo anello”. (MiaNews)

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.