Milano perde 12 milioni del Pnrr per mettere a dimora 276 mila alberi perché “non ci sono aree sufficientemente ampie per la riforestazione”. Il bando, lasciato scadere da Beppe Sala, chiedeva almeno 3 ettari. Niente nuovi boschi urbani, che sarebbero stati molto utili contro lo smog e per combattere l’effetto “isola di calore”, nella città che vanta i poco invidiabili record di inquinamento dell’aria e di consumo di suolo. Per i grandi costruttori invece gli ettari da cementificare non mancano mai. Con qualche macchia di verde qua e là per salvare la facciata “green” dell’amministrazione Sala; verde condominiale che serve al massimo per far salire il valore degli immobili. Inoltre sulle aree riforestate scatterebbe il vincolo di inedificabilità, parola che a Milano equivale a una bestemmia. Milano ha già impegnato 1,2 milioni di metri quadri per la riqualificazione degli ex scali ferroviari e si avvia a perdere anche altri 11 milioni di euro del Pnrr per il 2024. Secondo la senatrice M5s in Commissione Ambiente Elena Sironi, come scrive Il Fatto Quotidiano – le aree per piantare gli alberi ci sarebbero eccome e sono Porto di Mare, Goccia e Piazza d’Armi. Eppure il sindaco Sala, tre anni fa faceva sfoggio su Twitter della sua anima green.
Più che #ForestaMI è #CementaMI.