“Libera Masseria”, da bene confiscato a spazio sostenibile, accogliente e inclusivo

E' stato presentato il progetto di riqualificazione della “Libera Masseria”, un complesso immobiliare che è stato confiscato alla famiglia Valle – Lampada appartenente alla ‘ndrangheta e assegnato definitivamente al Comune di Cisliano, dato in gestione all’Associazione Una Casa Anche Per Te Onlus. I lavori di ristrutturazione sono stati affidati allo studio di Stefano Boeri.

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 In attesa del 21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l’Amministrazione Comunale di Cisliano, nel milanese,  insieme all’Associazione Una Casa Anche Per Te Onlus  e Caritas Ambrosiana, ha presentato  il progetto di riqualificazione della “Libera Masseria”, un complesso immobiliare che è stato confiscato il 13 novembre 2014 alla famiglia Valle – Lampada appartenente alla ‘ndrangheta e assegnato definitivamente al Comune di Cisliano nel 2021 e dato in gestione con un contratto di concessione gratuito all’Associazione Una Casa Anche Per Te Onlus il 13 gennaio 2023.
I lavori di ristrutturazione, intrapresi grazie al fondamentale supporto della Regione Lombardia, sono stati affidati allo studio Stefano Boeri Interiors. L’obiettivo è quello di valorizzare ed elevare l’evoluzione che il bene ha avuto in questi sette anni di assegnazione provvisoria a bene a presidio di giustizia sociale e cittadinanza attiva, rendendolo un vero e proprio modello di rinnovamento di contesti e luoghi “critici”.
“Abbiamo fatto una scelta di qualità anche nel progetto architettonico della Libera Masseria, perché questo bene deve diventare un simbolo positivo, un punto di riferimento. Ci serviva quindi anche un progetto che fosse all’altezza delle ambizioni che abbiamo per il recupero di questo bene” afferma Luca Durè, Sindaco di Cisliano.

La “Libera Masseria”, che si trova a Cisliano in via Cusago 2, è un complesso di circa 10.000 metri quadrati (durante gli anni in cui il bene è stato di proprietà della criminalità organizzata è stato oggetto di notevoli ampliamenti abusivi) sequestrati al clan Valle della ‘ndrangheta nel 2010 durante l’operazione “Infinito”.

Dal giugno 2015 l’intera struttura è stata consegnata provvisoriamente al Comune di Cisliano, che insieme all’Associazione “Una Casa Anche Per Te Onlus (U.c.a.p.te)”, Caritas Ambrosiana e una vasta rete di associazioni del territorio, hanno reso questo spazio – comprendente un ristorante, una pizzeria, un salone esterno, un ampio giardino con piscina, un parcheggio e quattro appartamenti – un bene comune, presidio di giustizia sociale, luogo di accoglienza e condivisione, destinandolo ad attività sociali e iniziative a favore dei più deboli e bisognosi.

“Oggi è una giornata bellissima perché raccoglie tutto il passato, soprattutto i 13.000 ragazzi che in questi anni hanno fatto formazione e lavorato in questo luogo, e ci proietta verso il futuro. Un futuro di luce, di bellezza che porterà ancora di più ragazzi giovani e adulti a bere l’acqua e la bellezza della legalità e della giustizia sociale” Don Massimo Mapelliresponsabile Caritas per la Zona VI e presidente dell’Associazione Una Casa Anche Per Te Onlus.

“Trasformare un luogo chiuso di malavita e crudeltà in uno spazio aperto, verde, condiviso da giovani come luogo di formazione, lavoro e svago è un progetto insieme bellissimo e potente. Ringrazio Don Massimo Mapelli e il Sindaco di Cisliano per averci offerto l’opportunità di aiutare la Libera Masseria di Cisliano a diventare un modello di conversione dei beni confiscati alla mafia in beni comuni e pubblici.” commenta Stefano BoeriFounder di Stefano Boeri Interiors.

L’intervento prevede un’azione ibrida: gli edifici principali saranno oggetto di un risanamento ed efficientamento energetico, mentre quelli costruiti successivamente verranno demoliti e sostituiti da nuovi fabbricati flessibili e sostenibili, a geometrie variabili, adatti quindi ad ospitare le attività che saranno svolte all’interno della “Libera Masseria”.
I due fabbricati soggetti a rinnovo saranno dedicati al foodalle aree comuni e in parte trasformati in sale per la formazione inerente al settore della ristorazione e sui temi dell’antimafia sociale per gruppi e scuole di ogni grado, oltre a ospitare i campi residenziali di formazione e lavoro volontario “Scegli da che parte stare”.
Nel caso dei nuovi edifici, invece, si prevede un intervento più radicale mirato a rispettare la natura storica e tradizionale delle masserie: le nuove strutture si articoleranno, infatti, attorno a un grande spazio aperto comune, che sarà destinato alle attività collettive all’aria aperta.
Gli spazi aperti e verdi si intrecceranno con l’edificato suggerendo e agevolando diverse situazioni di interazione sociale. La grande piazza centrale si presta, infatti, a ospitare eventi e feste, dove il porticato e gli spazi tra gli edifici, sotto la grande copertura, offrono anche riparo da sole e pioggia.
L’area della piscina sarà mantenuta tale favorendo l’aggregazione della comunità locale e dei giovani durante il periodo estivo dei campi residenziali “Scegli da che parte stare”, mentre il vecchio parcheggio verrà trasformato in un orto urbano, utile per le attività di formazione alberghiera.
L’intera struttura è concepita per sostenere e ampliare l’educazione dei cittadini, attraverso percorsi di conoscenza e formazione per giovani e adulti, la ristorazione che valorizzi il legame con le produzioni agricole del territorio come potenziamento della vocazione originaria del bene, e l’accoglienza, come ospitalità per famiglie in temporaneo stato di bisogno e come percorsi di riqualificazione professionale e reinserimento nella società. Il progetto della Libera Masseria rappresenta un forte messaggio a favore della giustizia sociale e della buona convivenza civile, una manifestazione alla cittadinanza tutta di come sia possibile trasformare un luogo di malavita e sofferenza in un ambiente di speranza e inclusione sociale.

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