ROMA (ITALPRESS) – “Quello che mi colpisce è che per fini politici si finisca per mettere in discussione e l’onore e l’operato di chi ogni giorno rischia la propria vita per salvarne altre e si finisca per calunniare l’Italia intera che da sola affronta questo dramma, spesso anche per conto di altre nazioni, offrendo strumenti a chi vuole continuare a scaricare tutto il peso del problema su di noi invece di assumersi le proprie responsabilità”. Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nel corso del Question Time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione sulla vicenda della segnalazione alle autorità italiane di un’imbarcazione carica di migranti al largo delle coste libiche nella notte tra 10 e 11 marzo.
“Finchè ci saranno partenze su barche in pessime condizioni e qualche volta in pessime condizioni meteo – ha continuato – ci saranno sempre perdite di vite. Quello che dobbiamo fare è prevenire i trafficanti di portare queste persone a bordo di queste barche e investire sulle rotte legali”.
“La nostra coscienza è a posto – ha aggiunto Meloni -, spero che chi attacca il governo ma non dice una parola sulla mafia degli scafisti possa dire lo stesso”.
Il naufragio “si è svolto in area Sar di responsabilità della Libia ed è stato inizialmente coordinato dalle autorità libiche. L’Italia ha poi assunto il coordinamento una volta ricevuta la comunicazione dell’impossibilità da parte delle autorità libiche di impiegare mezzi e su esplicita richiesta delle stesse”. Per Meloni l’Italia “è intervenuta in acque che non erano di sua competenza”.
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