Ulteriori sviluppi nell’indagine della Procura di Pavia per l’omicidio di Mohamed Ibrahim Mansour, egiziano di 44 anni ucciso l’11 gennaio in un capannone di Cassolnovo (Pavia) e il cui cadavere è stato trovato carbonizzato a bordo della sua auto data alle fiamme la sera del 14 gennaio nelle campagne della frazione Morsella vicino a Vigevano (Pavia). I carabinieri hanno arrestato i genitori dei fratelli Massimo e Claudio Rondinelli, 34 e 39 anni, finiti in carcere la scorsa settimana insieme a Luigi D’Alessandro, 37 anni, compagno di una loro sorella. Antonio Rondinelli, il padre, è stato arrestato e portato in carcere in quanto, per gli inquirenti, avrebbe partecipato insieme ai figli all’esecuzione materiale dell’omicidio. Per la madre Carmela Calabrese, accusata di concorso in omicidio, sono stati disposti i domiciliari: la donna, secondo quanto è emerso dalle indagini, la sera dell’11 gennaio “avrebbe diramato una vera e propria serie di convocazioni – sottolinea una nota della portato all’uccisione del cittadino egiziano. Mansour aveva avuto una relazione con un’altra sorella dei Rondinelli, dalla quale è nata una figlia. Il 44enne avrebbe voluto diventare proprietario di parte delle terre della famiglia Rondinelli: puntava così ad ottenere le garanzie economiche per ottenere l’affidamento della figlia.
Ucciso e bruciato nel pavese, altri due arresti
I carabinieri hanno arrestato anche i genitori dei due fratelli finiti in carcere la scorsa settimana, insieme al compagno di una sorella, per l'omicidio di Mohamed Ibrahim Mansour, egiziano di 44 anni ucciso l'11 gennaio e il cui cadavere è stato trovato carbonizzato a bordo della sua auto nelle campagne vicino a Vigevano.