La Crocifissione di Masaccio al Museo Diocesano

In esposizione fino al 7 maggio uno dei più importanti capolavori di Masaccio, artista che ha rivoluzionato la storia della pittura italiana del Quattrocento.

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Dal 22 febbraio al 7 maggio, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita uno dei più importanti capolavori di Masaccio, artista che ha rivoluzionato la storia della pittura italiana del Quattrocento.
Si tratta della Crocifissione, oggi conservata al Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, una tavola un tempo cuspide del polittico realizzato nel 1426 su commissione del notaio ser Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giusto per la sua cappella nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa, poi smembrato già alla fine del XVI secolo.
L’esposizione, curata da Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano e Alessandra Rullo, conservatrice del dipartimento dipinti e sculture del XIII, XIV e XV secolo del Museo e Real Bosco di Capodimonte, è dedicata ad Alberto Crespi, raffinato collezionista recentemente scomparso che ha donato nel 1999 al Museo Diocesano la sua importante raccolta di quarantuno opere su fondo oro.

In uno spazio definito dal prezioso sfondo oro, la tavola presenta la Madonna, san Giovanni Evangelista e la Maddalena che piangono il Cristo Crocifisso. Masaccio interpreta il dramma raffigurando un dolore profondamente umano, concentrandosi solo su pochi elementi essenziali: le mani contratte che sporgono dal corpo massiccio della Madonna, avvolto da un ampio manto blu, le mani portate al volto del dolente san Giovanni, ma, soprattutto, le braccia alzate in un incontenibile moto di angoscia di una Maria Maddalena senza volto, raffigurata inginocchiata di schiena.
Cristo, dipinto frontalmente, con la testa incassata sulle spalle che presuppone una visione dal basso, resa con un sapiente scorcio anche attraverso l’abbreviazione delle gambe, riesce a suggerire l’umanità dolorosa di un corpo abbandonato alla morte. Le figure, modellate con forti contrasti di luce e ombra, si collocano in uno spazio vero nonostante lo sfondo dorato, teatro di un evento drammatico che avviene davanti agli occhi degli spettatori.

L’allestimento, curato dagli architetti Alessandro Colombo e Paola Garbuglio, comprende un’installazione video che ricostruisce a grandezza naturale l’impianto del polittico, che risultava smembrato già alla fine del XVI secolo. Undici pannelli sono stati rintracciati grazie alla descrizione ne aveva fatto Vasari nella seconda edizione delle Vite in vari musei del mondo, come la National Gallery di Londra, dove è conservata la tavola centrale la Madonna in trono con il Bambino e angeli, lo Staatliche Museen di Berlino, il Museo Nazionale di Pisa o il Getty Museum di Malibu; altri pannelli risultano invece ancora dispersi.

Il percorso suggerisce un lento avvicinamento al dipinto offrendo spunti di riflessione, approfondimenti su Masaccio, sul Polittico, sull’iconografia e confronti con le altre opere realizzate dall’artista.

Per l’occasione, nella sezione dei Fondi Oro Collezione Crespi del Museo Diocesano di Milano, apparati storico-artistici approfondiranno la storia della collezione e la tecnica del fondo oro. Accompagna la mostra un catalogo Dario Cimorelli editore.


MASACCIO. LA CROCIFISSIONE

Dal Museo e Real Bosco di Capodimonte
Omaggio ad Alberto Crespi
Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini (p.zza Sant’Eustorgio, 3)
22 febbraio – 7 maggio 2023
Orari:
martedì- domenica, 10-18; chiuso lunedì
Biglietti:
Intero: € 9,00
Ridotto individuale: € 7,00
Il biglietto consente la visita anche alla mostra “Lee Jeffries. Portraits” e alla collezione permanente.
Informazioni: T. +39 02 89420019; www.chiostrisanteustorgio.it

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