di Clizia Gurrado
Settanta candeline oggi per il maestro Riccardo Chailly nato a Milano il 20 febbraio del 1953.
Direttore Musicale dal Teatro alla Scala dal 2015, il Maestro Chailly è tra i direttori italiani di più ampia fama ed esperienza internazionale. Il primo incarico da Direttore musicale gli è stato conferito dalla Radio Symphonie-Orchester di Berlino dal 1980 al 1988. Nel 1988 ha assunto la carica di Direttore principale dell’Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, incarico mantenuto per sedici anni. Nello stesso tempo è stato Direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna e dell’Orchestra Sinfonica di Milano, allora “Giuseppe Verdi”.
Nel 2016 si è concluso, dopo 11 anni, il suo impegno come Kapellmeister del Gewandhausorchester di Lipsia, la compagine sinfonica più antica d’Europa. Dall’agosto 2016 ha assunto l’incarico di Direttore musicale dell’Orchestra del Festival di Lucerna, succedendo a Claudio Abbado.
La sua prima serata d’opera sul podio del Teatro alla Scala è stata la produzione de I masnadieri del 27 gennaio 1978, chiamato da Abbado a sostituire Gianandrea Gavazzeni.
In campo operistico il Maestro Chailly spazia in un repertorio che, saldamente centrato sul repertorio italiano con Rossini, Verdi, Puccini, si estende a Stravinskij, Prokof’ev e Musorgskij. Importanti le collaborazioni con i registi, che da Pizzi a Bussotti, Cobelli, Ronconi e Zeffirelli fino a Gabriele Salvatores, Davide Livermore, Leo Muscato e Damiano Michieletto disegnano una mappa significativa del teatro italiano, mentre in campo internazionale vanno ricordati almeno Cox, Lehnhoff, Carsen, Hermanis e Casper Holten.
In campo sinfonico il repertorio, che in ambito scaligero comprende oltre 200 concerti in sede e in tournée con l’Orchestra del Teatro e la Filarmonica ma anche con orchestre ospiti tra cui il Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Gewandhaus di Lipsia e i Wiener Philharmoniker, si fa vastissimo spaziando dal classico al contemporaneo.
Il Teatro alla Scala celebra i 70 anni del Maestro con il volume “Riccardo Chailly alla Scala” a cura di Franco Pulcini, con saggi di Elisabetta Fava, Giorgio Pestelli, Raffaele Mellace, Angelo Foletto e Elvio Giudici, che sarà presentato contestualmente alla presentazione della nuova Stagione.
Sempre in occasione del compleanno, Decca ha pubblicato il CD “Verdi Choruses”, diretto dal Maestro con Coro e Orchestra del Teatro e il Maestro del Coro Alberto Malazzi. Si tratta del terzo progetto discografico dedicato dal Teatro a questo repertorio, che costituisce il cuore della sua identità storica e musicale, dopo quelli realizzati da Claudio Abbado e Riccardo Muti.
Il CD copre quarant’anni di attività del compositore, da Nabucco (1842 – si ascoltano “Gli arredi festivi” e “Va pensiero”) alla seconda versione di Simon Boccanegra (1881). Dei Lombardi si ascoltano “Gerusalem” e “O Signore, dal tetto natio” seguiti dal Preludio e da “Si ridesti il leon di Castiglia” da Ernani e “Spuntato ecco il dì d’esultanza” da Don Carlo, pagina in cui l’estrema complessità polifonica rispecchia la molteplicità dei registri espressivi. Si torna indietro a Macbeth con i due cori delle streghe “Che faceste?” e “S’allontanarono” e il commovente “Patria oppressa”. La cosiddetta trilogia popolare è rappresentata dal Trovatore di cui si esegue il celebre “Vedi le fosche notturne spoglie”, ritmato dai colpi di martello sulle incudini. Dopo la Tarantella da La forza del destino si ascoltano la grande scena del Trionfo di Aida e a conclusione “Viva Simon” da Simon Boccanegra.
Il Maestro Chailly sarà di nuovo sul podio scaligero per la Lucia di Lammermoor in scena dal 13 aprile con la regia di Iannis Kokkos e per l’apertura della Stagione 2023-2024 con Don Carlo. Sempre al Teatro alla Scala sarà impegnato anche in campo sinfonico con la Sinfonia n° 8 di Mahler il 18, 19 e 20 maggio e la tappa italiana della tournée europea dei Wiener Philharmoniker con un programma dedicato a Richard Strauss il 20 giugno.