“No alle Olimpiadi del cemento”, presidio di Unione Popolare davanti al Coni

La candidata presidente della Regione della formazione di sinistra. Mara Ghidorzi: "La gente che vive nelle comunità montane questi eventi non li vuole e non è un caso che vengano ultimamente spostati nelle grandi città".

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Presidio di Unione Popolare questa mattina davanti alla sede del Coni di via Piranesi contro le opere per le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Presente anche la candidata alla presidenza della Regione Mara Ghidorzi. “Unione Popolare è l’unica forza politica che in questo momento vuole contrastare l’ultima ennesima opera inutile che andrà a devastare un intero territorio per un evento che dura 15 giorni. Noi non siamo contro l’evento ma siamo per un modello di sport e di olimpiadi che possa essere meno impattante sul territorio”, ha spiegato. “Purtroppo abbiamo già visto cosa comporta il modello olimpiadi, da Torino 2006 quello che oggi abbiamo sono scheletri, piste da bob e trampolini di salto abbandonati, alberghi vuoti. Noi pensiamo che la Lombardia si meriti altro. Ricordo anche che in Svizzera nel 2017 ci fu un referendum che bocciò l’ evento. La gente che vive sul terriotorio e nelle comunità montane questi eventi non li vuole e non è un caso che vengano ultimamente spostati nelle grandi città, è un modello che più che allo sport serve a fare affari al partito del cemento”. Durate il presidio è stato srotolato un grande striscione con la scritta ‘-Olimpiadi+Sport di base’.”Noi siamo per uno sport popoare e accessibile a tutti”, ha detto la candidata.

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