Con 43 voti a favore e 29 contrari il Consiglio regionale, presieduto da Alessandro Fermi (Lega), ha approvato il bilancio di previsione 2023-25 di Regione Lombardia e la legge di stabilità concludendo le due giornate della sessione dedicata alla manovra finanziaria. Ieri era stato approvato il provvedimento legislativo cosiddetto collegato, terzo elemento della manovra, con misure sui ticket sanitari e le opere pubbliche degli enti locali.
Il Bilancio 2023 della Regione prevede spese ed entrate che pareggiano a circa 26 miliardi. Il contributo della Lombardia alla finanza pubblica ammonta a 30,5 milioni mentre la perdita per minori entrate tributarie viene stimata in 370 milioni nel biennio 2020-21. Alla sanità vengono destinati per investimenti e spesa corrente 20 miliardi 859 milioni.
Emendamenti – Nel corso dei lavori d’Aula sono stati approvati gli emendamenti presentati dall’assessore al Bilancio Davide Caparini relativi in particolare a nuove risorse per opere infrastrutturali e trasporti, fondo sanitario regionale (in seguito al riparto nazionale), tutela territorio e ambiente, attuazione del Piano Lombardia. Approvati anche due emendamenti della minoranza. Sono stati approvati 85 ordini del giorno, molti dei quali proposti dalla minoranza.
Le dichiarazioni di voto – “E’ un bilancio -ha detto il Presidente della Commissione Bilancio e relatore dei provvedimenti Giulio Gallera (FI)- che non aumenta la pressione fiscale, nonostante la riduzione delle entrate tributarie e i maggiori costi di funzionamento per energia elettrica e gas e le spese legate alla scadenza elettorale e al cambio di legislatura. Pur tenendo conto del contesto, Regione Lombardia continua ad assicurare un’azione di governo efficiente ed efficace riconosciuta dalle agenzie di rating. Ricordo a questo proposito che Moody’s attribuisce alla nostra regione il rating Baa2, superiore rispetto a quello dello Stato”. “E’ un bilancio che non aumenta le tasse, virtuoso, capace di valorizzare e sostenere i territori e che prova dell’impegno e della capacità di soluzione dei problemi dimostrata dal Presidente Fontana e della sua Giunta”. Così il consigliere Marco Colombo è intervenuto in sede di dichiarazioni di voto per conto del gruppo della Lega. Il voto contrario del PD è stato motivato dal capogruppo Fabio Pizzul, secondo il quale “in questi anni non si è governato ma si è cercato di tappare buchi senza seguire un progetto complessivo, un’idea di governo e per la sanità siamo fermi, non è ancora partita la riforma per la sanità territoriale”. Barbara Mazzali (FdI) ha parlato di un “bilancio che guarda al futuro senza perdere di vista il presente, che non aumenta le tasse ed è il risultato straordinario di un’azione di buona amministrazione”. “La Lombardia -ha detto Gianluca Comazzi (FI)- è stata capace di rialzarsi dalla pandemia e di tornare ad essere il traino dell’economia italiana”. Nicola Di Marco (M5S) ha annunciato il voto contrario del suo gruppo a “un bilancio che non ha visione sul futuro e chiude un‘epoca di governo del centrodestra”. A favore Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale), che ha definito “lungimirante” il bilancio, soprattutto perché “capace di cogliere le esigenze dei Comuni”. Michele Usuelli (+Europa) ha ringraziato il Presidente Fontana per l’accettazione di un emendamento da lui presentato per sostenere i carcerati impegnati nello studio universitario, ma annunciato il voto contrario sottolineando che “in questi anni si è rotto il rapporto tra Regione e professionisti della sanità”. Per Niccolò Carretta (Azione-Italia Viva) “non è soltanto colpa della pandemia se vediamo la Regione ferma, in un lento declino che continua”. Luigi Piccirillo (Gruppo Misto) ha motivato il suo voto negativo facendo riferimento alla “negativa gestione della sanità” e ai suoi problemi irrisolti.
La legge di stabilità, approvata insieme al bilancio, completa la manovra e ha lo scopo di rifinanziare leggi regionali e dare continuità a programmi pluriennali di intervento. Anche in questo caso, così come per la legge cosiddetta “collegato”, gli ambiti di intervento sono diversi. Qui di seguito si segnalano alcuni interventi.
Trasporto pubblico locale – Vengono stanziati 40 milioni all’anno per il quinquennio 2025-29 per il rinnovo del parco autobus. Tale stanziamento si integrerà con i fondi statali già assegnati (e che permetteranno un rinnovo di 2200 autobus sugli oltre 5800 in circolazione), garantendo nel tempo una riduzione dell’età media della flotta dagli attuali 10 anni a 7,6 anni. Altri fondi sono vengono destinati per la manutenzione straordinaria del materiale rotabile ferroviario, il materiale rotabile tranviario e metropolitano, gli impianti a fune e la realizzazione di collegamenti ciclopedonali. Un primo iniziale stanziamento di 30 mila euro viene previsto per dare il via a un’azione a favore della sicurezza degli operatori ferroviari e dei viaggiatori.
Rinnovo del parco veicoli – Vengono estese all’anno 2023 e rese più incisive le misure adottate per l’anno 2022 per il rinnovo del parco veicolare attraverso la sostituzione di veicoli a maggior impatto ambientale con auto di ultima generazione immatricolate dal 1° gennaio 2021. Prevista l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per un periodo fino a tre anni.
Sanità – La legge interviene anche sulle spese del comparto sanità, finanziando voci specifiche come l’erogazione di prestazioni extra LEA, interventi per minori, acquisto farmaci di fascia C per pazienti con malattie rare. Per quanto riguarda i Pronto Soccorso, un emendamento presentato dall’assessore Caparini prevede prestazioni aggiuntive dei medici, il ricorso a cooperative e la creazione di una centrale operativa (Centrale Medica Integrata) con il compito di contrastare il sovraffollamento delle strutture. Prevista anche la proroga dei contratti di reclutamento straordinario attivati per vaccinazioni e liste d’attesa.
Altre spese – Per il 2023 la legge di stabilità stanzia 12 milioni 300 mila euro da destinare alle Aler come compensazione per l’insufficiente remunerazione dai canoni di locazione applicati ai nuclei familiari assegnatari con le minori capacità reddituali. Viene stabilito il finanziamento di nuove borse di studio per le scuole di specializzazione dell’area veterinaria in ragione dell’elevato turn over di medici veterinari.